Questo primo periodo autunnale è stato il periodo in cui mi sono dedicata alla rilettura di una saga che stavo aspettando venisse ristampata da anni. Ci ho messo così tanto però non per il fatto che i libri fossero particolarmente lenti o corposi, ma semplicemente perché il formato scelto per questa ristampa è uno dei più scomodi che siano mai stati ideati e di conseguenza non ho potuto portarmi il libro dietro come faccio di solito ma ho dovuto accontentarmi di leggerlo a casa.
Finalmente la ristampa?
Erano anni che aspettavo una ristampa della saga delle Cronache Lunari di Marissa Meyer e avendola già letta quando uscì nel 2014 teoricamente questa ristampa è fatta su misura per quelli come me, che l’avevano letta, amata, ma non avevano avuto la possibilità di recuperare il cartaceo. Solo che purtroppo la mia testa non è fatta così e io in questa scelta vedo soltanto una casa editrice che come sempre mette in prima posizione la possibilità di vendere il libro come oggetto d’arredamento e dei lettori se ne frega altamente.
Teoricamente infatti questo formato è economicamente il più vantaggioso, per meno di 30€ ogni volume contiene 3 libri e con i costi del mondo editoriale oggi queste cifre si possono definire veramente basse. Peccato però che si costringe una persona che non ha mai letto i libri ad affrontare da subito una spesa così alta. Inoltre per poter completare la saga si è costretti a spendere altri 30€ per il secondo volume che contiene l’ultimo volume della saga più una raccolta di racconti e uno spin off sulla regina. Chi anche non fosse interessato a leggere questi ultimi due volumi è così costretto a spendere comunque 60€ per completare la saga.
Il formato
Come avrete intuito dal costo e dal raggruppamento dei libri in volumi unici il formato scelto per la ristampa è stato quello dei Draghi. Un formato comodo solo per chi vuole tenere i libri in bella mostra o mostrarli in shooting estetici da pubblicare sui social. Ogni libro pesa quasi due kg, rendendo impossibile il trasporto, a meno che non si provenga da un buon allenamento in palestra. Anche la scelta della posizione di lettura è limitata per lo stesso motivo.
Ammetto di non capire come i draghi possano avere tutto questo successo, sono dei formati totalmente disfunzionali per la lettura a meno che non si scelga di leggere appoggiati su un tavolo, cosa che personalmente non trovo assolutamente rilassante visto che mi riporta al terrificante periodo scolastico.
Nota positiva: le illustrazioni. Ogni libro al suo interno ha un’illustrazione dei personaggi e tra un libro e l’altro le nuove copertine sono affiancate dalle originali (non quella orribile copertina italiana del primo volume fortunatamente).
La lettura merita?
La storia in sè comunque merita tanto quanto la prima volta che l’ho letta. Ammetto che in questa seconda rilettura ho trovato qualche nota stonata in più, ma c’è anche da dire che rispetto a quando lo lessi la prima volta, quasi 10 anni fa, non sono più la lettrice target a cui il libro è indirizzato.
Nonostante questo ho apprezzato molto come la Meyer abbia scelto di rielaborare le fiabe, mantenedo in ognuna di loro la caratteristica fondamentale che la rende unica e riconoscibile. Allo stesso modo ho apprezzato che abbia scelto di dare un buono spazio alla scostruzione socio-politica del futuro in cui la storia è ambientata, perché permette di dare una base anche ambientale alle scelte dei protagonisti.
Nota negativa: nella prima lettura ci avevo fatto meno caso, ma ad oggi non mi sarebbe dispiaciuto che nella creazione delle relazioni amorose fosse inserita anche una relazione LGBT+