Salve a tutti Chiacchieroni!
Oggi sono parecchio su di giri, perché ho finalmente passato un esame che mi stava bloccando da mesi e sto ancora festeggiando alla grande. In un certo qual senso anche questo articolo è un po’ un festeggiamento, visto che vado a parlarvi di un romanzo che aspettavo da mesi e che questa recensione è inserita all’interno di un BlogTour in occasione proprio dell’uscita di questo romanzo! (che potete trovare in libreria da oggi) Ma bando alle ciance, e passiamo subito a parlare de La Via del Male di Robert Galbraith, che suppongo sia anche il motivo per cui vi trovate qui (non temete, questa recensione non conterrà spoiler né di questo volume, né dei due precedenti). 😉
Questa recensione è solo la terza tappa di un BlogTour che durerà una settimana e di cui troverete tutte le tappe nel calendario a fine articolo e nell’evento dedicato che potete trovare qui. È organizzato in collaborazione con la Salani, e ne approfitto per ringraziarli per avermi permesso di leggere questo romanzo in anteprima per potervene parlare oggi.
Quando un misterioso pacco viene consegnato a Robin Ellacott, la ragazza rimane inorridita nello scoprire che contiene la gamba amputata di una donna. L’investigatore privato Cormoran Strike, il suo capo, è meno sorpreso, ma non per questo meno preoccupato. Solo quattro persone che fanno parte del suo passato potrebbero esserne responsabili – e Strike sa che ciascuno di loro sarebbe capace di questa e altre indicibili brutalità. La polizia concentra le indagini su un sospettato, ma Strike è sempre più convinto che lui sia innocente: non rimane che prendere in mano il caso insieme a Robin e immergersi nei mondi oscuri e contorti degli altri tre indiziati. Ma nuovi, disumani delitti stanno per essere compiuti, e non rimane molto tempo…
La via del male è il terzo libro dell’acclamata serie che ha per protagonisti Cormoran Strike e la giovane e determinata Robin Ellacott. Un giallo ingegnoso, con colpi di scena inaspettati, ma anche l’appassionante storia di un uomo e di una donna giunti a un crocevia della loro vita personale e professionale.
Come saprete già se siete fan della serie o se avete letto la trama qui sopra, La via del mare è il terzo romanzo della serie creata da Robert Galbraith, alias J.K. Rowling e riprende la storia da dove l’avevamo lasciata al termine de Il baco da seta. Robin e Cormoran sono alle prese con un nuovo caso, questa volta però molto più delicato e personale degli altri: la gamba che infatti è stata recapitata a Robin evoca alcuni fantasmi dal passato di Cormoran, nemici mai dimenticati che potrebbero avere dei conti in sospeso con lui e che potrebbero avere tutti gli interessi a minacciare Robin per colpire lui.
I tre volumi sono abbastanza scorrelati l’uno dall’altro, anche se forse questo è quello che richiede maggiormente la lettura dei precedenti, visto la forte componente psicologica che l’autrice sceglie di sviluppare intorno ai due protagonisti che, a mio avviso, viene apprezzata meglio quando si è già imparato a conoscerli. Rispetto ai primi due volumi infatti, ho trovato La via del male molto più personale e profondo: il caso presentato è l’occasione che tutti aspettavamo per conoscere di più del passato dei due personaggi, per capire quali tormenti hanno affrontato e conoscere come sono diventati quello che sono oggi. Soprattutto il passato di Cormoran è al centro dell’attenzione; il fatto che il presunto assassino abbia spedito una gamba tagliata (stesso arto che ha perso anche lui anni prima), è un chiaro segnale di quanto questi sia vicino alla sua storia, lo conosca e lo stia sfidando. Questo dettaglio dà origine ad una ricerca approfondita tra passato e presente, un continuo immergersi e riemergere dai momenti più bui della storia dell’investigatore, toccando tutti i punti che l’hanno segnato. E questo dà anche modo al rapporto tra Robin e Cormoran di farsi via via più solido, più amichevole: se prima si trattava di una relazione tra colleghi, ora inizia a svilupparsi naturalmente in qualcosa di sempre più simile all’amicizia, cosa che permette anche a Robin di iniziare a raccontare a Cormoran (e soprattutto a noi!) il suo passato. Mano a mano che la lettura procede, diventa sempre più difficile distogliere l’attenzione dal romanzo e si sviluppa quasi un’ossessione, una foga inarrestabile di conoscere tutto, di sapere chi, di apprendere i suoi perché. Il ritmo de La via del male è più serrato di quello dei suoi predecessori, gli eventi e le rivelazioni più frequenti e ravvicinati, i clima più teso e a tratti più oscuro.
Il fatto poi che ogni tanto il punto di vista si sposti a quello dell’assassino, ci permetta di conoscerne i pensieri, di seguirne le azioni, aumenta ancora di più il senso di tensione e di disagio; anche perché il nostro misterioso uomo non nasconde fin da subito la sua intenzione di punire Cormoran attraverso Robin e la segue, la tiene d’occhio, la brama, la desidera quasi al limite della pazzia. E noi siamo lì con lui, leggiamo ciò che pensa, proviamo le sue orribili sensazioni, e la fretta e la voglia che venga rintracciato e fermato diventano mano a mano sempre più intense. Il tutto è ovviamente sostenuto, condito, ricamato dallo stile della Rowling, uno stile vicino eppure così profondamente diverso da quello che conosciamo grazie ad Harry Potter: le sue frasi infatti hanno la stessa trasparenza e piacevole linearità di quelle del maghetto, ma sanno essere anche più crude, più dure, realistiche e schiette. Joanne-Robert non ci risparmia quasi niente, anzi ci descrive la scena rendendola più viva e verosimile possibile; e per quanto spesso essa sia fosca e poco piacevole, non riusciamo comunque a trovarla inopportuna anzi, ci permette di ritrovarci ancora di più accanto ai suoi due protagonisti, ancora più coinvolti, ancora più presenti.
Non sono riuscita a trovare difetti in questo romanzo, né a trovare parti che mi siano piaciute meno, o che abbiano fatto calare la mia attenzione: tutta la narrazione è perfettamente bilanciata, il caso si dipana inizialmente adagio per poi farsi sempre più veloce ed intenso, e la nostra frequenza di lettura aumenta con esso, costringendoci ad arrivare alla fine quasi boccheggiando. Un perfetto terzo volume di una serie che spero continuerà ancora e ancora per lungo tempo! 😉
La mia recensione finisce qui, ma non finisce qui l’articolo: qua sotto infatti vi lascio il modulo con il quale potrete partecipare al giveaway correlata a questo BlogTour che (udite udite!), darà la possibilità a due di voi di vincere una copia cartacea de La via del male!
Tutte le regole per partecipare sono indicate nel modulo e mi raccomando, non dimenticate di passare a leggere tutte le altre tappe, che trovate riassunte in questo Evento Facebook.
Buona lettura e grazie per essere stati qualche minuto qui con me, ci vediamo al prossimo articolo! 🙂