Qual era uno dei miei obiettivi per questo 2017? Essere più costante? Ecco, viste le due settimane di calma piatta direi che non inizio certo con il piede giusto!
Però era un obiettivo a lungo termine, so che per me sarà difficilissimo, quindi tengo duro e vado avanti, questa volta non voglio abbattermi e abbandonare tutto come sempre. Quindi eccomi qui, per un altro Teaser Tuesday. Rubrica che non ho intenzione di abbandonare perché le citazioni dai libri che leggo mi piacciono davvero tanto!!
Rispetto al Teaser Tuesday classico il mio è leggermente diverso solo per un particolare, non mi piace aprire una pagina a caso (soprattutto perché essendo libri ancora in lettura potrei rischiare di spoilerarmi qualcosa e non mi sembra sano!) quindi la frase che vi scrivo la scelgo tra quelle che più mi sono piaciute della parte di libro già letto.
Eccovi la frase del libro di questa settimana!
Il brano è tratto dal libro
L'arte del romanzo
di Milan Kundera
Come ormai saprete le mie letture per un po’ di tempo saranno abbastanza monotematiche, per questo motivo ho iniziato la rubrica “Libri sui libri”. In questa rubrica potete già strovare Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino e penso proprio che sarà proprio questo il prossimo libro di cui vi parlerò.
Casa editrice: Adelphi
Costo: €13,00
Genere: Saggio
Titolo Originale: L'art du roman
Traduzione: Ena Marchi e Anna Ravano (solo Sessantacinque parole)
In sette testi relativamente indipendenti ma collegati come altrettante tappe di un singolo saggio, Kundera ci parla di quella creatura singolare, imprevedibile, grandiosa e delicata che è il romanzo europeo («arte nata come eco della risata di Dio»). Il suo discorso scavalca con sicurezza ogni pretesa di rigido inquadramento teorico e si dedica invece a un’analisi amorosa di ciò che il romanzo, creatura polimorfa, diventa nelle mani di scrittori così diversi come Kafka e Cervantes, Broch e Tolstoj, Gombrowicz e Flaubert, Diderot e Musil, Rabelais e Sterne – e infine Kundera: perché qui si troveranno i due testi dove Kundera ha detto l’essenziale per chi vuole accedere al segreto dei suoi romanzi. Anche come saggista, Kundera ha il dono stupefacente della trasparenza: le questioni più intricate appaiono nelle sue parole con una nettezza e un’evidenza tali da farci pensare che le stiamo vedendo per la prima volta. E l’aspetto di confessione, da parte di Kundera, sull’arte che oggi egli conosce più di ogni altro, dà a questo libro una pulsazione ulteriore, per noi preziosa: «Devo sottolineare che non ho la minima ambizione di fare della teoria e che tutto il libro non è altro che la confessione di uno che fa della pratica? L’opera di ogni romanziere contiene implicitamente una visione della storia del romanzo, un’idea di cos’è il romanzo; ed è proprio quest’idea, insita nei miei romanzi, che ho cercato di far parlare».