Come vi avevo annunciato nel Recommendation Monday di questa settimana, sono tornata dal Salone di Torino con in mano questo gioiellino che è stato in grado sin dal primo incontro di conquistarmi. Ma partiamo dall’inizio; in tutto il caos letterario (assolutamente inebriante) di stand di case editrici più o meno note, una in particolare ha attirato la nostra attenzione, spiccando per i suoi colori: la Tunué editore aveva lo stand alla fine di un padiglione e svettava appunto per le copertine delle sue graphic novel, succolenti colori e titoli che ti obbligavano a fermarti a girare tra loro. Essendo abbastanza ignorante in campo graphic novel, non conoscevo nessun autore o titolo presente e mi attiravano tutti incredibilmente. Visto il cattivo stato del mio portafoglio ero abbastanza decisa a scegliere la mia prossima lettura fumettosa tra i titoli proposti in sconto fiera e mentre sfogliavo uno di questi una delle ragazze dello stand si è avvicinata chiedendomi quale genere preferissi. Le ho risposto che non conoscevo abbastanza bene le graphic novel per scegliere un genere e lei mi ha indicato un titolo in alto in uno scaffale presentandolo più o meno così: “Cosa ne pensi del circo? E di Parigi? Ti piacciono la musica e la scoperta delle bellezze del mondo? Allora secondo me Viola può fare per te. È una ragazzina dal dolce carattere capace di trasportarti nel suo magico mondo circense“.
Diciamo che mi aveva già convinta a Parigi e musica ma quando mi ha messo in mano Viola e ne ho visto i disegni è stato amore a prima vista: uno stile Disney dai colori accesi e gioiosi, ricco di scene parigine ottocentesche e incantevoli paesaggi, così affine ai miei gusti da scatenare la dolcissima fitta al centro stomaco complice del lettore che ha appena trovato un nuovo mondo in cui immergersi. Il prezzo era un pochino alto per le mie finanze, di copertina 16,90€, ma credo che tenendolo in mano avessi già deciso che erano soldi spesi decisamente bene. Per giunta la ragazza, probabilmente motivata dalla mia faccia estasiata, mi ha omaggiata di uno sconto, facendomi pagare il tutto solo 14€ e ora, dopo averlo letto, posso dire con certezza che anche con il prezzo base, sarebbero stati tra i soldi spesi meglio della mia carriera di acquirente di libri. Ciliegina sulla torta, dopo l’acquisto la ragazza mi ha indirizzata allo stand della Bao per farmi autografare l’opera dai suoi talentuosi autori, che ne presentavano un’altra per la suddetta casa editrice, e ho concluso il tutto con una dedica e un bellissimo disegno che me la rende ancora più cara.
Ma di cosa parla quindi quest’opera di cui sto tessendo tanto le lodi?
Riusando in parte le parole della carinissima ragazza, Viola Giramondo è una storia di crescita, di avventura, di musica, incanto e dolcezza. La nostra giovane protagonista fa parte di una famiglia di circensi che gira il mondo in lungo e in largo e vive magiche esperienze. Il volume è diviso in tre storie, ognuna con protagonista Viola e con l’approfondimento degli altri simpaticissimi personaggi che la circondano: la dolce e golosissima mamma, il simpatico e timido padre, la famiglia allargata composta di giocolieri, clown, trapezzisti e altre divertenti figure e per finire, alcuni personaggi esterni, a volte realmente vissuti, che incrociano la loro strada con quella di Viola e della sua famiglia. Il tutto è contornato, arricchito, reso quasi magico da delle illustrazioni incantevoli e soprattutto da una narrazione profonda e toccante (la sottoscritta ha finito il volume nel viaggio di ritorno in treno con le lacrime agli occhi e il cuore colmo di meraviglia). Viola è solo una bambina al principio dell’adolescenza, che conosce poco della vita e del mondo ma che è in grado di godere della vita in modo fresco e puro. È in grado di trovare e provare meraviglia nelle piccole cose e soprattutto è capace di trasmettere a noi la magia delle sue scoperte. Seguendola nei suoi viaggi godiamo con lei dei toccanti colori della natura, dai toni caldi e avvolgenti dell’autunno, a quelli accesi, sferzanti dell’inverno ghiacciato, fino a quelli più freschi e rigeneranti della primavera. E insieme ai colori penetra in noi la connessione con la natura, con la sua vita, con la sua sinfonia. E riemergiamo dalle pagine a fine lettura sentendoci rigenerati e riconoscenti per questa esperienza unica e indimenticabile. Viola Giramondo è la tipica opera in grado di rubarti letteralmente il cuore, trovando un posticino dentro di te nel quale stabilirsi per non lasciarti più.
Non posso che concludere ringraziando immensamente gli autori per aver saputo combinare parole e disegni in modo così perfetto.
E un ringraziamento speciale va anche alla ragazza di cui purtroppo non conosco il nome, che mi ha consigliato questo gioiello; ho riconosciuto in lei una lettrice appassionata, che conosceva la magia di quest’opera e non una semplice venditrice, e non c’è cosa più dolce di un lettore che consiglia ad un altro lettore una storia che ha amato, come se con la lettura donasse all’altro anche una parte del suo cuore.
Vorrei lasciarvi qui sotto un estratto (purtroppo solo testo) che spero possa attirarvi e magari portarvi a dare una possibilità a questo piccolo capolavoro.
La mia testa tra le nuvole:
“Forse ho spesso la testa tra le nuvole perché, come quelle, sono costantemente in viaggio, e mi capita di non sapere dove mi porterà il vento… Ma mi affido… E mi fido: c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire se il tuo punto di vista si trova a cambiare di continuo! Mi chiamo Viola Vermeer: papà olandese, mamma francese… Cittadina del mondo! La mia casa ha mille stanze… Una per ogni luogo attraversato! Il mio soffitto… A volte è una cupola di stelle, altre l’incendio di un tramonto, altre ancora la sfrenata danza delle nubi temporalesche… Il mio tempo è quello delle stagioni… La mia famiglia parla tutte le lingue… Eppure succede di non aver bisogno di aprir bocca, per capirci basta uno sguardo… Lavoriamo insieme per creare qualcosa di cui nessuno, da solo, sarebbe capace: mescoliamo con passione le nostre diversità e quel che ne esce è infinitamente meglio del mio e del tuo… È un’alchimia direbbe nonno Tenzin. È vero: non ho un tetto di tegole, pareti in muratura, un indirizzo fisso da scrivere su una busta… Ma, a pensarci bene, ho molto, molto di più… Piscina con vista panoramica… Lezioni quotidiane di ginnastica e danza acrobatica… Cucina etnica con intrattenimento serale… E, giorno dopo giorno, posso godere di tutto… Pur senza possedere nulla! Da qualche parte ho letto: DOVE È IL VOSTRO TESORO, LÀ SARÀ ANCHE IL VOSTRO CUORE. Bè, il mio cuore è in questa grande famiglia di viaggiatori… Sono loro il mio tesoro! Ecco perché posso sentirmi a casa ovunque, pur non avendo dimora in nessun luogo… In fondo il vagabondo non è più giramondo di un fiume… Che con le sue anse, è alla costante ricerca della sua personale via per raggiungere il mare… A pensarci bene non è così per tutti? I nostri passi camminano su una strada, ma il nostro cuore deve battere sul mondo intero!”