Mi sono sempre chiesta cosa ci fosse dietro un romanzo famoso. Cosa aveva vissuto il suo autore mentre lo scriveva? Com’era stata immaginato, scritto e poi diffuso? Che emozioni si portava dietro?
Quando ho iniziato a leggere Non siamo mai stati qui per questa recensione (che è parte di un evento di promozione con altre blogger), non avevo idea che avrei dato risposta ad alcune di queste domande.
Lara Prescott ci porta infatti a conoscere le persone, le storie e le emozioni dietro uno dei capisaldi della letteratura russa. Al centro della scena c’è Il dottor Živago o, per essere più precisi, i molti volti che hanno portato alla sua creazione e alla sua diffusione.
Dalla Russia Staliniana all’America dell’Agenzia e delle spie, la Prescott dipinge un’epoca fatta di contraddizioni, di amori travolgenti e di spietate rappresaglie. E lo fa parlando degli uomini e delle donne che l’hanno caratterizzata, in un romanzo corale che fonde magistralmente la coerenza storica con le esigenze narrative.
Le molte anime del libro
Come dicevo, sono tante le voci che incontriamo in Non siamo mai stati qui, tutte legate in un modo o nell’altro a Il dottor Živago.
A partire da Boris Pasternak, il suo creatore. Un poeta, un sognatore del secondo dopo guerra inviso alle politiche comuniste eppure stimato e apprezzato dallo stesso Stalin. Di lui, Lara Prescott dipinge un ritratto vivido, umano, che ci porta a conoscere le più intime emozioni dietro il grande capolavoro. E lo fa mettendogli accanto Olga Ivinskaja, la sua musa e amante, dando anche a lei una voce forte e vibrante.
L’intensa, travagliata e struggente storia d’amore tra Olga e Boris è forse il centro del romanzo, eppure sono le sfumature che la circondano ad attirare l’attenzione del lettore. Il contesto storico, l’oppressione, la censura, le azioni armate; i temibili gulag, il terrore, l’impossibilità di parlare liberamente. Sono tutti elementi che la Prescott affronta con attenzione, con cura e dedizione.
Dall’altro lato del muro, intanto, l’autrice di porta a conoscere l’Agenzia, il primo seme di quella che poi sarà la CIA. Con gli occhi e le voci dei suoi impiegati, dalle dattilografe alle spie, scopriamo quanto sia ampio e acuto il contrasto tra Est e Ovest, ma anche quanto in realtà siano simili le emozioni e i desideri degli uomini e delle donne che lo vivono.
A parlarci qui sono Irina, una giovane spia di famiglia russa ma nata e cresciuta in America, e Sally, la sua mentore, amica e poi qualcosa di più. La loro relazione è colma di dolcezza, eppure sfumata, macchiata delle stesse paure che si provano dall’altro lato della cortina.
La recensione di Non siamo mai stati qui
Lara Prescott ha dato vita a un romanzo storico che respira, letteralmente, tra le pagine. All’indagine e all’approfondimento realistico, infatti, ha scelto di affiancare l’umanità e l’emozione dei personaggi, di investigare con minuzia le loro paure e i loro amori. I suoi personaggi appaiono vivi, vibranti, carichi di profondità e tridimensionalità.
Sebbene la genesi e la diffusione del Il dottor Živago siano il fil rouge che guida questo romanzo, sono le anime che ne sono venute in contatto a emergere come reali protagonisti della scena. Non siamo mai stati qui è un viaggio nella mente e nel cuore delle persone che hanno vissuto quegli anni di paura e incertezza.
Gravate dal ricordo di una guerra straziante e dalle pressioni di politiche e lavorative, le loro vite non si possono mai dire libere; eppure sono cariche di volontà, di brama e di forza. Restano impresse perché raccontate con sentimento, perché arricchite di umanità e realismo. Il risultato è un romanzo che rappresenta con estrema verosimiglianza un’epoca affidandosi alle voci di chi l’ha vissuta.
Una lettura consigliata sotto tutti i punti di vista.
Come sempre, chiudo con i dovuti ringraziamenti.
In primis a Mara del blog Romance e Altri Rimedi per aver organizzato questo evento; o poi alla Dea Planeta per averci dato la possibilità di leggere Non siamo mai stati qui in anteprima per scrivere questa recensione.
Sto imparando ad amare queste collaborazioni tra blogger e non vedo l’ora di portarvene di nuove.