Chi non ha mai sognato di poter viaggiare indietro nel tempo? Rivivere i grandi eventi della storia, essere presenti mentre Napoleone veniva sconfitto a Waterloo o poco prima che un grande meteorite facesse (forse) estinguere i dinosauri?
Io fantastico di poterlo fare fin da bambina, e per questo quando ho letto per la prima volta la trama della saga di Jodi Taylor, sono stata investita dall’esaltazione. Un anno dopo, siamo qui a chiacchierare de Le esotiche scorribande degli storici curiosi, protagonista di questa recensione nonché secondo incredibile viaggio nel cuore della storia. Sempre in compagna di Madeleine “Max” Maxwell e del suo folle team del St.Mary.
Trama
È passato un anno da quando Max ha salvato i suoi dal Cretaceo, e il St. Mary non ha certo smesso di compiere viaggi al limite dell’impossibile. A questo giro, la nostra eroina e la sua migliore amica Kal sono finite nell’epoca vittoriana; in un salto che doveva essere giusto una passeggiata ma che si rivela tutt’altro che tale. E questo non è che l’inizio di una nuova avventura che andrà dalla Londra dell’800 alle Mauritius, da Ninive di nuovo alll’Inghilterra, questa volta del ‘500. Per arrivare perfino nel futuro, dove un’altra versione del St.Mary aspetta solo di essere investita dal genio spericolato della nostra amata Max.
Recensione Le esotiche scorribande degli storici curiosi
L’avevamo lasciata che si leccava le ferite (e si godeva le glorie) dell’eroico salvataggio dei suoi nel Cretaceo. Ma non potevamo certo aspettarci di ritrovare Max con le mani in mano. La nostra storica preferita ha infatti trascorso l’ultimo anno saltando di qua e di là per la storia; sapendo che prima o poi la sua strada e quella del St.Mary avrebbero rincrociato quella del gruppo ribelle guidato dallo spietato Ronan.
A questo giro, però, gli avversari hanno fatto un grosso errore di valutazione: hanno rapito il Capo, e sappiamo bene che la nostra Max non permette a nessun altro di mettere le mani sul suo uomo. Un altro eroico salvataggio diventa quindi la scusa per trasportare Madelaine in una nuova linea temporale. E questa volta, incredibilmente, il salto avviene nel futuro, dove una versione ancora più scalcagnata del St. Mary sta per essere travolta dalla furia creatrice della nostra storica preferita.
Avventura, umorismo e un pizzico di romanticismo
Le esotiche scorribande degli storici curiosi è, senza alcun dubbio, una versione migliorata e potenziata del primo volume. Dopo una partenza un po’ incerta e forse non del tutto soddisfacente, Jodi Taylor sembra infatti aver trovato la chiave giusta. E in questo secondo volume, tutti gli elementi che ci avevano stuzzicati e stimolati nel precedente assumono finalmente contorni nitidi e davvero coinvolgenti.
Il main theme, come sempre, è l’avventura. Quella nel cuore della storia, tra salti indietro e avanti nel tempo che sono l’occasione giusta per dar fondo a tutte le conoscenze storiche dell’autrice. Che spesso azzarda aggiungendo spunti inaspettati e, lasciatemelo dire, decisamente stuzzicanti (basti pensare alle strano essere che vediamo proprio in apertura).
Ma come ormai abbiamo imparato bene grazie a La confraternita degli storici curiosi, alla Taylor piace mischiare gli ingredienti. E dunque vai di umorismo spesso spinto e per nulla velato, di momenti di tensione degni del miglior Splinter Cell e di un pizzico di romance che di certo non guasta mai.
Uno stile fresco un po’ folle
Impossibile non rimanere stregati dalla voce fresca e un po’ folle della nostra Max. Che con la sua percezione leggermente offuscata si rivela la scusa giusta, per la sua creatrice, per sommergerci di colpi di scena e inversioni totali della storia. Il risultato è un romanzo che si legge tutto d’un fiato, e che è impossibile posare.
Perfetto da portare in spiaggia (ma occhio a non rimanere troppo al sole, o rischiate di diventare delle aragoste), si rivela decisamente migliore del suo predecessore. La lentezza e spesso l’assurdità che ne La confraternita degli storici curiosi un po’ facevano storcere il naso, qui sono del tutto svaniti in favore di una trama tutt’altro che lineare ma ricca di momenti caldi e scene indimenticabili.
Inutile dire che ora tocca aspettare il terzo volume con una certa curiosità. Anche perché la storia di Max, di Leon e di tutto il team del St.Mary è tutt’altro che terminata.
Un ringraziamento speciale alla Corbaccio che ci ha gentilmente fornito una copia de Le esotiche scorribande degli storici curiosi a scopo recensione. E un caloroso grazie a Raffaella del blog The reading’s Love che ha organizzato questo nuovo evento tra blogger.