Casa Editrice: Nativi Digitali Edizioni
Costo: 3,99
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Io sono una Furia, e ora ricomincio da capo. Giorno uno."
Festa e giubilio per la celere uscita del seguito della saga di Deva. Chi ha letto il primo romanzo credo mi possa capire, con un finale del genere non si poteva fare altro che contare i giorni per l'uscita del successivo, quindi ringrazio infinitamente la Nativi Digitali per avermi dato la possibilità di leggere il seguito in anteprima.
Come avevo già accennato nella recensione del primo romanzo questo genere non è tra i miei preferiti, eppure mi ha coinvolta completamente senza lasciarmi staccare gli occhi dalla pagine. Credo che il merito principale vada dato ai personaggi e alla loro caratterizzazione ed in particolare alla cura con cui Valentina ci propone la protagonista, arriviamo a conoscere Deva talmente a fondo che alla fine sembra un po' una nostra cara amica.
Esattamente come nel primo romanzo seguiamo la sua storia in prima persona e questa volta con tutti i cambiamenti dovuti ad uno shock come il tradimento da parte di colui che ama oltre che da coloro che credeva la sua famiglia.
Deva cresce e matura, trovandosi in difficoltà è costretta ad abbandonare il suo caratterino da bambina viziata ed inizia a sopravvivere con le sue sole forze. Il primo periodo sarà dedicato alla ricerca di se stessa e della capacità di resistere alla Furia che c'è in lei, credo che questa prima parte sia la più bella in quanto molto introspettiva, il suo dolore è palpabile, vorresti far qualcosa per aiutarla, ben sapendo che però solo andare avanti nella lettura potrà lenire il suo dolore.
La situazione cambia quando si trova a dover affrontare due licantropi, riesce a sconfiggerli ma sarà solo la prima battaglia di una nuova guerra che potrà vincere solo tornando ad allearsi con la sua vecchia famiglia.
A questo punto il ritmo cala un po', probabilmente in quanto non ho apprezzato la numerose scene romantiche, ma non sono un amante del genere e dopotutto questo romanzo nasce come un "paranormal romance". Una nota di merito però va alle bellissime descrizioni dei pensieri, delle paure e delle sensazioni di Deva per la sua prima volta.
La scrittura in questo romanzo l'ho trovata più matura rispetto al precedente, non so a cosa sia dovuto il motivo, ma è una caratteristica che si sposa bene vista la maturazione anche dei personaggi, un po' come se stessero crescendo insieme.
Fortunatamente Valentina questa volta è stata un po' più buona con il finale, la guerra è aperta, ma non ci troviamo in mezzo ad un evento traumatico e questo ci permette di aspettare il terzo libro con un po' meno ansia!