Divulgazione, Recensioni

Recensione La sfrontata bellezza del cosmo di Licia Troisi

Dopo avervi tenuto compagnia con un articolo di assaggio, oggi parliamo finalmente de La sfrontata bellezza del cosmo, in questa nuova recensione che è sempre parte dell’evento di promozione. Il nuovo libro di Licia Troisi si è infatti meritato ben due tappe da ognuna delle blogger partecipanti al blog tour. Questo non solo perché tutte noi portiamo nel cuore Licia e i suoi fantasy, ma anche e soprattutto perché l’argomento trattato era decisamente gustoso.

Trama

Attraverso quattordici immagini che hanno fatto la storia, Licia Troisi ci guida alla scoperta dei misteri del cosmo. Il viaggio diventa l’occasione per parlare della bellezza dell’universo e, soprattutto, dell’ingegno umano che ci ha permesso di scoprire in parte come funziona.

Copertina La sfrontata bellezza del cosmo

Recensione La sfrontata bellezza del cosmo

Quattordici immagini, dunque. Quattordici momenti della storia della ricerca astronomica che ci hanno fatto dire: ci siamo, ora il nostro modo di interpretare l’universo cambierà. A partire da un famoso dipinto di Giotto, che per primo ha raffigurato la stella dei Re Magi come stella cadente; per passare a foto più o meno celebri scattate dai nostri telescopi e a rappresentazioni di segnali elettromagnetici captati dalle nostre attrezzature sempre più sensibili.

Le immagini che Licia Troisi ha scelto di inserire nel suo libro diventano quindi l’occasione per raccontare lo straordinario viaggio dell’uomo nello spazio. E per investigare al contempo le teorie scientifiche che sono nascoste dietro ciascuno di quegli scatti.

Il fascino della scienza astronomica

Quello che salta all’occhio ne La bellezza sfrontata del cosmo è proprio la passione che Licia Troisi coltiva per la scienza, e per la fisica astronomica in particolare. Il suo libro appare infatti quasi un tributo alle scoperte e agli ingegni che hanno cambiato il nostro modo di intendere la realtà.

Ogni passo e ogni immagine sono infatti lo spunto per parlare delle persone in carne e ossa che ne hanno permesso la realizzazione. Uomini e donne votati a un’ideale comune, che hanno spesso sacrificato parti di sé per farci arrivare dove siamo oggi. A partire da Einstein e dalla sua Teoria della Relatività, che è un po’ il fil rouge di tutte queste immagini e che ha dato modo ad altri fisici e astrofisici dopo di lui di puntare i propri telescopi consapevoli di ciò che stavano cercando.

La VIa Lattea

Divulgare la bellezza

La divulgazione è lo scopo principale del libro. Ma si tratta di una divulgazione molto particolare, che mira a suscitare curiosità proprio attraverso la bellezza del cosmo e dei suoi misteri. Le immagini, e la scienza ad esse collegata, sono state scelte tra tante per mostrare fin dove può spingersi l’ingegno umano quando è guidato dalla curiosità. E quali incredibili teorie è in grado di ricavare e di dimostrare (o meglio, non confutare).

È qui, però, che arriva forse l’unico lato che potrei dire negativo del libro. Preda del fascino dei misteri dell’universo, la Troisi pare infatti a tratti dimenticarsi di avere davanti un pubblico variegato, che non sempre ha sentito parlare di onde elettromagnetiche o di distanze interstellari.

Il risultato è un libro divulgativo semplice per chi è già addentro alla materia, ma a volte un po’ troppo complicato per chi invece della materia non mastica praticamente nulla. Ed è proprio questo ultimo tipo di lettori che potrebbe trovare più arduo respirare tutto il fascino che impregna quelle immagini.

Ciò non toglie, però, che La sfrontata bellezza del cosmo resta un libro di divulgazione che fa della bellezza il suo punto focale. E dal quale è quasi impossibile non rimanere affascinati.

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Un ringraziamento speciale alla Rizzoli, che ci ha inviato la copia de La sfrontata bellezza del cosmo a scopo recensione. E uno anche a Silvia del blog Hook a Book per aver organizzato questo evento tra blogger.

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.