Dal lontano 1999, quando venne pubblicato il primo libro della saga, Il Trono di spade, nato dalla penna di George R.R. Martin, ha riscosso un notevole successo.
Chiunque, anche chi non è tra i fan più appassionati, conosce la saga: attraverso i 5 volumi o grazie alla serie tv; sta di certo che molti hanno adorato le vicende narrate, ricche di intrighi di corte, assassinii e legami affettivi di discutibile morale.
L’autore ha creato un intero mondo dalle basi, dando ai suoi lettori la capacità di fantasticare tra le strade di città sconosciute e vivere le vite di re folli e fanciulle temibili.
Da oggi, sarà possibile apprezzare la saga del Trono di Spade anche nell’inedita versione graphic novel, la quale vi presenterò in questa recensione, lodandone i tanti punti forza; questi, sono in grado di rendere la storia di Martin ancora più interessante di quanto siano riuscite a farlo le tante edizioni precedenti.
Scopriamo come!
Dal romanzo alla graphic novel
Molti, approdati nel mondo del Trono di Spade dopo aver visto la serie, potrebbero essere stati scoraggiati dalla mole di romanzi in cui è suddivisa la saga, preferendo rimanere incollati ad uno schermo piuttosto che approfondire la lettura.
Lungi da me dimenticare gli affezionati lettori, ancora carichi di quella vana speranza secondo cui Martin riuscirà a pubblicare gli ultimi due romanzi prima di mai; in un modo o nell’altro, questa graphic novel è una salvezza per tutti: per quelli che nei disegni trovano più semplice seguire una storia di suo molto complicata, e per coloro che sono già arrivati alla fine e non vedono l’ora di rivivere la magia delle pagine in una versione diversa dal solito.
La Oscar Ink Mondadori è riuscita così a mettere d’accordo tutti pubblicando, in due volumi illustrati, la storia della saga originale ( in questo caso si fa riferimento al secondo romanzo delle Cronache del ghiaccio e del fuoco) . Seguito dell’uscita, avvenuta nell’autunno del 2019, dei primi due volumi facenti riferimento al primo libro della saga (Il gioco dei troni Vol. 1 e 2).
le illustrazioni
Le illustrazioni, opera di Mel Rubi, fumettista conosciuto per aver illustrato cover della Marvel, ricordano molto lo stile di quest’ultima: colori accesi e molto scuri; disegni dal tratto altrettanto rude e poco preciso che, nella maggior parte dei casi, accentua molto la rudezza dei volti dei personaggi.
Quest’ultimi, d’altro canto, appaiono totalmente diversi rispetto all’immagine che abbiamo di loro, dopo aver visto ben 8 stagioni della serie tv. Pregio ulteriore che va riconosciuto all’opera in sé e al disegnatore, in grado entrambi di dare una nuova identità a personaggi ormai così tanto familiari.
….e la storia
Un grande elogio va riconosciuto a Landry Q. Walker; riuscire ad adattare quasi mille pagine di romanzo non è un’impresa facile, e lui ci è riuscito alla grande.
La storia, necessariamente tagliata di alcune parti, è lineare e permette di comprendere lo svolgersi degli eventi senza che si perdano elementi importanti. Le didascalie non sono affatto brevi, ma nemmeno così tanto lunghe da portare il lettore a saltarle e soffermarsi solo sulle immagini.
Se la vostra preoccupazione, da grandi amanti della saga originaria, è che così si vadano perdendo le lunghe e ricche descrizioni che ci ha tanto propinato il nostro amico Martin, state tranquilli: laddove la didascalia finisce, ci pensano le immagini a completare l’opera.
I due elementi, illustrazioni e didascalie, collaborano insieme per rendere il prodotto il più verosimile alle pagine scritte, con quel pizzico di brio in più dato dalla possibilità di immergersi di nuovo tra le vie di un mondo che tanto ci ha fatto sognare.
Per la copia del Trono di Spade – Il graphic novel, i nostri ringraziamenti vanno alla Oscar Mondadori; e per aver organizzato questo evento tra blogger, come ormai d’abitudine, a Tiziana Valentino del blog The Mad Otter
Si sa quando uscirà in Italia il quarto volume?
Caro Maurizio,
ancora non abbiamo notizie del quarto volume. Probabilmente verrà annunciato presto sulle pagine social di Oscar Vault!