Buon martedì Chiacchieroni!
Avete passato una buona pasquetta? Io sono di rientro da un bellissimo fine settimana in montagna con gli amici, due giorni che ho passato in mezzo alla natura e al divertimento. Un posticino in questi giorni però è riuscito a guadagnarselo anche Ringo Chiamata alla armi, una lettura che attendevo con grande curiosità fin dal Salone del libro dell’anno scorso, quando venne annunciata.
Proprio grazie a questa grande curiosità mi trovo qui oggi a parlarvi di questo romanzo; io e altri sei blogger abbiamo deciso infatti di allietare queste giornate parlandovi della saga di Orfani, creata da Roberto Recchioni ed Emiliano Mammucari e pubblicata dalla Sergio Bonelli Editore. Se siete abitudinari qui sul blog, ci avrete già sentito parlare di questa serie, altrimenti, se è la prima volta che passate a trovarci, qui potete trovare il nostro articolo sulla prima stagione di Orfani.
Si tratta della saga che ha dato i natali a questo romanzo, e trattandosi di una serie a fumetti parecchio complessa e ramificata, ciascuno di noi ha scelto una parte da raccontarvi, quella che rispecchiava maggiormente i suoi gusti e i suoi interessi.
Prima di iniziare la chiacchierata vera e propria, che ci porterà a conoscere personaggi e storia della seconda serie di Orfani, proprio quella che vede come protagonista il nostro avventuroso Pistolero, lasciate che vi accenni qualcosa di questa nuova uscita targata Multiplayer Edizioni. Ringo Chiamata alle armi è innanzitutto un romanzo e non un fumetto come i suoi predecessori e nasce per riempire un vuoto narrativo presente tra la prima stagione della serie a fumetti, Orfani, e la seconda, Orfani: Ringo. Tra le due infatti aleggia una sorta di nebbia narrativa, che vede il nostro Pistolero alle prese con l’organizzazione di una rivolta contro il Governo Straordinario di Crisi e contro il suo leader, la spietata Jsana Juric. Lascio che sia la trama ufficiale a raccontarvi qualche dato in più del romanzo, così da evitare soprattutto di lasciarmi scappare qualche dettaglio di troppo:
Autore: Roberto Recchioni
Editore: Multiplayer Edizioni
Prezzo: 25.00€
EAN: 9788863553789
Genere: Fantascienza
Formato: Copertina rigida
Lingua: Italiano
Data di pubblicazione: 13/04/2017
Trama:
Chiamata alle armi” va a colmare un interludio temporale lasciato scoperto dalla graphic novel Bonelli: l’arco temporale che intercorre tra la fine della prima stagione e l’inizio della seconda. Sono gli anni perduti di Ringo, quelli in cui il giovane uomo, unico superstite della durissima battaglia fratricida tra i componenti della squadra degli Orfani, diventa il controverso leader di un gruppo di ribelli contro il governo iniquo e corrotto, in un’Italia distopica di un futuro imprecisato. Il primo numero di “Orfani” è stato pubblicato nell’ottobre 2013. Attualmente la serie è arrivata alla quarta stagione. Nell’arco degli anni è stata raccontata la storia di un gruppo di bambini, orfani di guerra, addestrati per diventare soldati del futuro alle prese con un nemico sconosciuto. Da bambini ad adolescenti fino a diventare adulti, gli orfani sono cambiati, sono nate amicizie, amori, alcuni non ce l’hanno fatta, altri si sono alleati col nemico. Solo uno è riuscito ad andare dritto per la sua strada: Ringo, un guerriero in grado di fronteggiare il male, pronto a tutto pur di salvare chi gli sta a cuore e di assicurargli un Nuovo Mondo in cui vivere…
Come accennavo poco fa, la seconda serie di Orfani è dedicata a Ringo, l’unico orfano rimasto vivo alla conclusione della prima stagione; non conosciamo ciò che è successo tra la prima serie e questo inizio (o almeno, non ancora, visto che il romanzo ci racconta proprio questa parte), ma la storia si apre con un altro gruppo di ragazzini, molto simili ai primi orfani, che combattono in una delle cellule della Rivoluzione, un movimento armato che cerca di arrestare il sovra-potere del Governo Straordinario di Crisi e della Juric. Le prime pagine del fumetto sono dedicate ai nuovi orfani e li vediamo mentre preparano un attacco suicida ai danni del presidente del GSC, che però fallisce, causando la loro cattura.
Ringo nel frattempo si è ritirato a vita privata su un’isola, nascosto dal resto del mondo che ora lo considera il Nemico Pubblico numero uno. Ha dismesso le armi e ha deciso di rinunciare completamente alla guerra e alla vendetta. Questa decisione però viene intaccata dall’arrivo sull’isola di Barbara, il capo della Rivoluzione nonché ex compagna di Ringo, che chiede l’aiuto del Pistolero per salvare il gruppo di ragazzini catturati; per ottenere il suo aiuto, Barbara rivela al nostro Ringo che uno dei tre ragazzi catturati è figlio di entrambi, ottenendo così che il nostro eroe torni a combattere al suo fianco.
Dopo poche pagine di introduzione delle due vicende, l’avventura inizia a pieno ritmo, e vediamo quasi subito Ringo riscendere in campo contro le guardie del corpo speciali delle Juric, i Corvi, delle macchine di morte perfette che ricordano moltissimo i vecchi compagni del nostro Pistolero; non ci sono però più le sue fedeli pistole ad aiutarlo, il suo giuramento gli impone di non impugnarle mai più, però avremo la possibilità di vederlo combattere con un arco magnetico ipertecnologico e letale, capace di scagliare frecce di molti tipi differenti.
L’avventura si svolge, esattamente come nella prima serie, su dodici volumi usciti mensilmente, attraverso i quali seguiamo il viaggio di Ringo e i dei tre ragazini, Rosa, Nué e Seba, verso la salvezza rappresentata da una nave in partenza per il Nuovo Mondo. Ovviamente il viaggio sarà tutt’altro che semplici, osteggiato non solo della Juric, intenzionata a porre definitivamente fine alla vita di Ringo, ma anche dai segni e dagli effetti della devastazione causata dal Cataclisma che colpì la terra molti anni prima. Per raggiungere la nave infatti il nostro gruppo dovrà attraversare città e paesaggi sconfinati e distrutti, popolati da società di disperati armati che si sono riuniti per far fronte alla miseria e alla disperazione che il Cataclisma ha portato con sé.
Sebbene questa seconda stagione abbia ben pochi punti in comune in termini di storia e narrazione dalla precedente, si rivela a poco a poco altrettanto avvincente ed intensa, grazie soprattutto al solido scheletro di riflessioni morali che la costituisce. Come nel caso della prima serie, una volta iniziata la lettura è difficile staccarsene, soprattutto emotivamente; il coinvolgimento creato dalla storia e dai disegni è totalizzante e rende l’esperienza viva e acuta.
Come nel caso della serie di apertura, anche qui la violenza non manca, non solo quella fisica ma anche e soprattutto quella psicologica, e spesso capita che alla chiusura di un volume alcune scene rimangano impresse a lungo nella mente, sbiadendo solo in parte con il passare del tempo.
A raccontarci le vicende del Pistolero troviamo ancora una volta Roberto Recchioni, creatore e ideatore della saga, affiancato però alla sceneggiatura da Mauro Uzzeo. Ai disegni invece si susseguono anche questa volta disegnatori diversi, ciascuno capace con il suo stile di rappresentare il viaggio con sfumature differenti, ma sempre con la stessa intensità. Ad aprire i giochi c’è ovviamente Emiliano Mammucari ai disegni, co-creatore della saga nonché copertinista di tutti i volumi.
Ebbene Chiacchieroni, la mia tappa è finita, ma non lo è il nostro BlogTour: domani troverete una nuova tappa, ospitata dalla nostra Spiccycullen, che vi parlerà della terza stagione della serie, Nuovo Mondo; e se vi siete persi le tappe precedenti, o non volete perdere quelle future, le trovate tutte riassunte nell’immagine qui sotto.