Il mondo dei social porta con sé gioie e dolori, tra le gioie inserisco sicuramente la possibilità di incontrare e chiacchierare con altri appassionati di libri in giro per il mondo. Un’ altra gioia che ho scoperto da poco sono le librerie online. Per un mondo più libro è proprio questo, una libreria online di libri usati, per di più ad offerta libera.
Adoro questi progetti, permettono a tutti di avvicinarsi ai libri, senza nessuna scusa sul fatto che leggere costa troppo. Ho quindi deciso di fare quattro chiacchiere con Giada, la fantastica donna che sta dietro questo progetto, per conoscere un po’ meglio la sua libreria online.
Come funziona “Per un mondo più libro”?
Il funzionamento delle librerie on line di solito è molto semplice,anche per chi come me, è negato in ambito informatico. É un po’ come frugare in una libreria vecchio stile, di quelle in cui trovi di tutto un po’, a volte anche ammassati nel caos più totale. L’unica differenza è che manca il profumo dei libri ingialliti col tempo.
Si può scegliere guardando su Delle foto, ne inserisco tantissime, poiché tantissimi sono i libri che rimetto in vita,basta,se si sia interessati, commentare sotto al post con il libro desiderato, ed aprire una trattativa, esclusivamente ad offerta libera.
Se vi chiedete “Ma io sto in Sicilia,con le spedizioni non mi conviene, lo compro per nuovo!” Fortunatamente le poste ci agevolano con i costi delle spedizioni. In tutta Italia arriva il piego libri: spedizione non tracciata che fino a 2kg si paga solo 1.28€ unico costo da aggiungere alla vostra offerta libera. Permette anche di riciclare buste ed imballaggi, alcuni li fanno pagare, io no, mi accontento di pensare che sto aiutando il pianeta in qualche modo.
Quando hai scelto di imbarcarti in questa grande avventura? E soprattutto, come hai mosso i primi passi?
Probabilmente la mia scelta era nel mio inconscio da sempre, almeno da quando ho iniziato a leggere, 6 anni scarsi.
Come premio dei bei voti babbo mi portava a piazza Esedra a scegliere i miei 3 libri al banco dell’usato, non più di tre, perché la povertà era di casa, e mi vedevo sempre sfuggire i libri desiderati per mancanza di soldi. Ho cominciato a ribellarmi già da subito. A 15 anni ho iniziato a lavorare nella ristorazione italiana, avendo dunque il mio bello stipendio, non ho più pensato a quei pianti di bambina, e sono andata avanti, ben contenta di quello che avevo e stavo ottenendo.
Un anno fa, a seguito di un infortunio, ho deciso di mollare la cucina, ed inseguire una vocina nella testa che mi ripeteva “fai quello che ti fa star bene, o almeno provaci” e così è iniziata ufficialmente.
Come primo approccio mi sono accordata con il parroco di una chiesa, che mi ha ceduto le scale per approntare il mio banco volante, dopo 3 giorni sono stata cacciata da vigili. Ho perpetrato,mi hanno minacciato di sequestrarmi i libri, e li ho fatto un passo indietro.
Ho aperto una pagina Facebook, anzi, me la sono fatta creare, che sono una schiappa con il telefono. E ho iniziato a far capire alle persone,che veramente il prezzo lo potevano far loro, senza alcun imbroglio, e soprattutto, senza vergogna. Prima o poi aprirò un carretto itinerante, preferisco parlare con le persone, più che con uno schermo.
Qual è stata la risposta delle persone a “Per un mondo più libro”?
Le persone, parenti e amici, pensano che ho svalvolato di brutto. La frase che sento più spesso da un anno a questa parte è “ma sta fori? Con un lavoro come il tuo, te metti a fa la zingara così?”
Eh sì, miei cari amici, si! Voglio svegliarmi contenta la mattina, dopo 12 anni chiusa dentro 4 mura mi piace pensare che sto facendo una cosa che mi fa stare bene. I nuovi clienti della libreria, che aumentano a vista d’occhio, all’inizio erano increduli, e anche un po’ imbarazzati a cercare di dare un prezzo al mio lavoro, oramai offrono come non ci fosse un domani. Mi piace leggere i commenti contenti delle persone che hanno trattato con me, mi piace vederle tornare a comprare, mi piace sentirle contente di aver trovato un desiderio al prezzo più comodo per loro. Mi piace e mi piacerà ancor di più andare in giro sul mio trabiccolo, e vederli di persona questi sorrisi!
Uno dei tuoi desideri sarebbe avere un banchino di libri dove poter anche esporre i tuoi tesori, quanto è complicato poter raggiungere un simile obiettivo?
Se dovessi sognare in grande, avrei un camper, o un furgone rivitalizzato a biblioteca ambulante. Colorato fuori, con della musica leggera, e due sedie da tirar fuori piazza per piazza. Andrei in giro per l’Italia, a vendere sorrisi oltre che libri, e a vedere ogni posto, anche il più sperduto.
Ma non è poi così semplice, innanzitutto sto mettendo via ogni singolo soldo dei libri per la licenza, non è costosissima, ma è lunga da prendere. Poi ci vorrà il carretto, un sacco di buona volontà, impegno e pazienza, immagino non sia una cosa imminente, ma ci arriverò, lo sento.
Come selezioni e trovi i libri da mettere in vendita? Quali sono quelli più richiesti si “Per un mondo più libro”?
Passo molte delle mie giornate a frugare nelle cantine, a correre da un banco all’altro per trovare libri salvabili da inserire nella mia libreria. Molti libri mi vengono regalati da gente che ne ha a prender polvere sulle librerie. Magari a volte stanno nelle cantine a prendere muffa, perché erano della nonna che non ci vede più. Alcuni me li regalano perché sono contenti di disfarsene, altri perché sono contenti del mio progetto e sperano che cresca.
Essendo una libreria online tengo tutto in casa, anche se sono sommersa di libri so a colpo d’occhio dove tengo l’uno o l’altro libro. Li catalogo a mano, su un agenda grossa quasi quanto “orgoglio e pregiudizio” versione integrale, ma dimmi un titolo e senza accertarmi saprò già se lo ho e dove è posizionato.
I libri che più ho venduto, per genere, fino ad oggi sono gli insormontabili classici, seguiti dagli Urban fantasy e dai romanzi rosa. Se invece dovessi dire il nome dello scrittore in assoluto più venduto da me, fino ad oggi, sarebbe indubbiamente Stephen King. Ho venduto oltre 40 libri suoi da quando ho aperto la pagina.
Per me i libri usati sono un piccolo tesoro, perché capita di trovare qualcosa di strano dentro, da dediche bellissime a cartoline o segnalibri particolari. Ti è mai capitato di trovare qualcosa, dentro ad un libro, che ti ha colpito?
Quando mi arrivano pacchi o scatoloni di libri, e mi immergo per vedere quali meraviglie stanno per entrate nella mia libreria, la prima cosa che faccio è sfogliare ogni libro, in attesa di scoprire quali tesori sono stati dimenticati al loro interno, quasi come cercare di capire che viaggio hanno fatto prima di arrivare fino a me.
Ho trovato segnalibri, fiori, foglie, appunti, dediche, fotografie, e chi più ne ha più ne metta. Due cose sono rimaste impresse nella mia memoria: una foto ingiallita, di quelle in bianco e nero, di due amiche abbracciate a ridere sopra una statua a forma di leone. La foto si era quasi attaccata alla prima pagina del libro, tirandola via per vedere se sul retro ci fosse qualche indicazione, non notai nulla tranne il riquadro bianco che si era formato sul libro ingiallito. Ho rimesso li la foto, e l’ho rivenduto con l’appunto “se possibile lasciare la foto dentro”, era più suo che mio quel libro.
Un’altra dedica che ricordo perfettamente è questa, trovata para para all’inizio di un libro stupendo “Avevo 26 anni quando una ragazza andalusa mi regalò questo libro. Allora abitavo a Valencia e lavoravo in un ristorante italiano. Ora lo ritrovo e voglio farti questo regalo. Spero tu lo legga come ho fatto io. Col cuore aperto e la mente libera, respirando coscientemente. Ciao”. Una dedica con nulla di speciale, ma che mi è rimasta nel cuore fin da subito.
Cosa ne pensate dell’idea di Giada? Io la trovo straordinaria e spero davvero prima o poi di vederla in giro per l’Italia. Magari lei avrà anche svalvolato, ma se le persone svalvolassero così più spesso, forse vivremmo tutti meglio.
Se volete conoscere altre librerie indipendenti, fisiche o virtuali, presenti in Italia, fate un salto sulla Mappa delle librerie indipendenti!