Norme redazionali per i racconti e i contributi di Chiacchiere d’Inchiostro

Utilizzo del corsivo:

  1. Parole straniere (a meno che non siano di uso comune) e dialettismi
  2. Parole e locuzioni latine
  3. Denominazioni scientifiche
  4. Titoli di opere (ma non di periodici e collane, che vanno tra virgolette alte)

Citazioni: vanno tra virgolette alte (“…”) se brevi, altrimenti separate dal resto del testo e in carattere più piccolo

Accento:

  1. Non va mai indicato con l’apostrofo, nemmeno sulle lettere maiuscole
  2. Si consiglia di utilizzarlo in caso di ambiguità

“D” eufonica: si usa soltanto davanti a parole che iniziano con la stessa vocale, ma non se la parola successiva inizia per ad-/ed-

Numeri:

  1. Si scrivono in lettere a meno di non risultare troppo estesi
  2. Si scrivono in cifra nel caso di date, numeri di pagina, numeri civici, quando seguono un sostantivo, nei riferimenti orari precisi

I tre puntini devono essere sempre e solo tre e vanno usati con parsimonia:

  1. Sono attaccati alla parola che precede e staccati dalla parola che segue
  2. Se coincidono con la fine della frase non va aggiunto il punto fermo
  3. Se indicano una parte di testo mancante in una citazione vanno tra parentesi quadre

Punteggiatura nei dialoghi:

  1. Le battute di dialogo vanno indicate con le virgolette basse («…»)
  2. Il verbum dicendi non è mai preceduto da punteggiatura
  3. Una battuta introdotta dai due punti inizia sempre con l’iniziale maiuscola

Per i contributi non narrativi: è ben accetto l’utilizzo della scrittura inclusiva attraverso l’esclusione, ove possibile, del maschile sovraesteso o tramite l’uso di simboli alternativi (da concordare precedentemente con la redazione).