Utilizzo del corsivo:
- Parole straniere (a meno che non siano di uso comune) e dialettismi
- Parole e locuzioni latine
- Denominazioni scientifiche
- Titoli di opere (ma non di periodici e collane, che vanno tra virgolette alte)
Citazioni: vanno tra virgolette alte (“…”) se brevi, altrimenti separate dal resto del testo e in carattere più piccolo
Accento:
- Non va mai indicato con l’apostrofo, nemmeno sulle lettere maiuscole
- Si consiglia di utilizzarlo in caso di ambiguità
“D” eufonica: si usa soltanto davanti a parole che iniziano con la stessa vocale, ma non se la parola successiva inizia per ad-/ed-
Numeri:
- Si scrivono in lettere a meno di non risultare troppo estesi
- Si scrivono in cifra nel caso di date, numeri di pagina, numeri civici, quando seguono un sostantivo, nei riferimenti orari precisi
I tre puntini devono essere sempre e solo tre e vanno usati con parsimonia:
- Sono attaccati alla parola che precede e staccati dalla parola che segue
- Se coincidono con la fine della frase non va aggiunto il punto fermo
- Se indicano una parte di testo mancante in una citazione vanno tra parentesi quadre
Punteggiatura nei dialoghi:
- Le battute di dialogo vanno indicate con le virgolette basse («…»)
- Il verbum dicendi non è mai preceduto da punteggiatura
- Una battuta introdotta dai due punti inizia sempre con l’iniziale maiuscola
Per i contributi non narrativi: è ben accetto l’utilizzo della scrittura inclusiva attraverso l’esclusione, ove possibile, del maschile sovraesteso o tramite l’uso di simboli alternativi (da concordare precedentemente con la redazione).