L’aceto è sostanzialmente vino (o altra bevanda alcolica) andata a male. Ed è un po’ lo stesso modo in cui ho interpretato la mia adolescenza rileggendo a distanza di vent’anni questo libro, anche se poi mi sono resa conto che la me adolescente avrebbe definito la me adulta “vino andato a male” e forse avrebbe avuto ragione lei.
La prima volta che lessi Magia a Vinegar Street avevo 12 anni, forse 13. Era un libro che avevo preso nella piccola biblioteca della mia città natale e mi aveva fatto impazzire, fosse successa la stessa cosa con un libro oggi sarei andata immediatamente in libreria a comprare la mia copia personale, ma ai tempi le cose non andavano proprio così.
Le peripezzie per tornare a Vinegar Street
Sono passati gli anni e io di quel libro dimenticai sia titolo che autore, ma mi restò sempre addosso l’idea di libertà e ribellione che mi trasmise quella lettura. Diversi anni fa decisi di provare a ricercarlo, chiesi quindi informazioni al Signor Internet, ma mi rispose che con le mie idee così vaghe e ormai distorte dal tempo si poteva fare ben poco. Provai qui su Chiacchiere Letterarie, su tutti i social a disposizione, ma niente da fare anche così, nessuno riusciva a riconoscere la storia che stavo cercando. Sino a quando, qualche giorno fa, con ben poche speranze, ho deciso di porre la domanda anche su Tiktok. Sono bastati due giorni e il miracolo è avvenuto grazie a due persone fantastiche, tra cui Agnese della Bottega dell’invisibile.
Il titolo era finalmente stato scoperto, ora rimaneva il problema di trovarlo visto che un libro di vent’anni fa non è certo il più semplice da ritrovare tra gli scaffali di una libreria visto che si tratta di un libro fuoristampa da anni. Eppure, come se mi stesse aspettando, una copia era disponibile in quel di Vinted. Ingiallita e macchiata dal tempo, certo. Eppure disponibile.
La rivelazione del ritrovamento
Ordine, invio, arrivo. Ho letto il libro in un pomeriggio con l’idea di gustarmi un buon bicchiere di vino rosso invecchiato, ed invece mi sono ritrovata in mano un bicchiere d’aceto. Non di quello balsamico di Modena, ma di quello che in genere si usa solo per pulire la cucina. Ho pensato:
“Ma io davvero ho speso tutto questo tempo e queste energie per un libro del genere?”
È stata un’illuminazione. La mia teoria secondo cui è buono e giusto che i libri per l’adolescenza e la preadolescenza non piacciano agli adulti è stata violentemente confermata. Io che pensavo di avere ancora un forte legame con la mia me bambina/adolescente mi sono resa conto che condivido con lei molto meno di quello che pensavo. Quel libro, che da adolescente mi ammaliò entrando nella rosa dei miei libri preferiti, facendo parte di quei libri che mi hanno resa una lettrice, quel libro che ho fatto di tutto per ritrovare…ecco, quel libro ha una protagonista proprio insopportabile ed il cattivo secondo me è l’unico che ci capiva qualcosa di decoro e urbanistica.
Mi spiace Valentina adolescente, so di averti deluso molto. Però se posso dirlo tu hai deluso un po’ me, mi hai sbattuto in faccia che non sono più lo spirito ribelle e bastian contrario di una volta. Però forse va bene così, crescere è anche questo ed ogni età ha le sue ribellioni. Ora una villetta a schiera color magnolia mi sembra un luogo meraviglioso dove abitare, ma magari sarà un luogo terribile per Talia. Quindi questo libro rimane al sicuro nella mia libreria, aspettando che lei sia abbastanza grande per poterlo leggere e sperando che sia abbastanza ribelle da poterlo apprezzare.