Casa Editrice: Bompiani
Costo: € 17,90
Lingua originale: Svedese
Titolo Originale: Hundraåringen som klev ut genom fönstret och försvann
Traduttore: Margherita Podestà Heir
Trama:
Alla festa di compleanno di Allan ci sono proprio tutti, dal sindaco alla stampa, alla direttrice della casa di riposo. In fin dei conti non si compiono cent'anni tutti i giorni. Allan, invece, è di un'altra idea. Dopo una vita lunga e avventurosa non ha tempo per le sciocchezze. Così, invece di spegnere le candeline, scavalca la finestra e, in pantofole, se ne va. Un incontro imprevisto, un malinteso e qualche provvidenziale colpo di fortuna trasformeranno quest'ultima avventura nella più ingarbugliata e indimenticabile della sua vita.
Recensione:
La comicità risulta non tanto, o per lo meno non solo dalle vicende, quanto dalla scrittura. Nel romanzo gli avvenimenti vengono narrati con leggerezza, come se fossero eventi di tutti i giorni, anche quando ovviamente non lo sono, una caratteristica che spiazza il lettore, lasciandolo incredulo e portando il sorriso. Un'altra caratteristica comica è data dalla doppia narrazione degli eventi, quella che riprende Alan Karlssone la sua fuga e quella che riprende il commissario Aronsson che lo sta cercando. Le tracce lasciate da Alan risultano infatti totalmente inspiegabili rendendo comica la reazione del commissario in quanto il lettore sa già cosa è successo realmente. Allo stesso modo il romanzo si divide tra presente e passato, così, mentre seguiamo la fuga del centenario abbiamo anche la possibilità di conoscere la sua vita ai limiti dell’impossibile ripercorrendo gli eventi più importanti della storia dalla prima metà dell’ottocento in poi. Questo particolare storico mi è piaciuto in maniera particolare, adoro i libri che, per quanto leggeri, inseriscono al loro interno realtà storicamente accurate ed anche qui, mentre sorridiamo per la paradossalità degli eventi, facciamo anche un ripasso della situazione politica del secolo appena trascorso.
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati, anche quelli importanti solo per un breve capitolo. Questo particolare avrebbe potuto rallentare un po’ la narrazione, ma in realtà non condiziona minimamente in senso negativo, l’unica cosa che ne giova è il senso di paradossalità degli eventi! La descrizione di Allan, con a sua noncuranza e incapacità di pensare al futuro (abbastanza ironico per una persona che raggiunge i cento anni), mi è piaciuta particolarmente, il suo comportamento resta assurdo per tutta la storia, ed è proprio questo che lo porta a vivere avventure straordinarie.
Nel libro è presente anche della sottile satira, sia nei confronti dei media e della maniera in cui le informazioni vengono trasmesse alla stampa, sia riguardo tutti i diversi modelli politici e politici stessi che si susseguono nei viaggi di Allan.
È stata una lettura straordinaria, divertente senza mai essere banale, un libro perfetto se si ha bisogno di tirarsi un po’ su di morale o di staccare un po’ dallo stress, anche se personalmente lo consiglierei semplicemente “il prima possibile”!