Recensioni

“Fondazione e impero” di Isaac Asimov – RP

Con Fondazione e impero, il secondo libro della saga originale della Fondazione, facciamo il giro di boa di questo blog tour. Come ormai saprete, il blog tour è organizzato per l’uscita del volume della Mondadori che racchiude tutte e sette le opere sulla Fondazione. Trovate i nomi degli altri blog nell’immagine in fondo all’articolo. Se volete recuperare le recensioni precedenti vi lascio i link:

Se non avete letto le opere precedenti probabilmente in questo articolo rischiate di trovare qualche spoiler. Considerate comunque che fare spoiler su quest’opera non è poi così importante, la conclusione di un evento non è rilevante tanto quanto tutto il percorso che la precede.

In ogni caso questo secondo me è uno dei libri più significativi della saga, perché Asimov distrugge quelle certezze che hanno accompagnato il lettore sin’ora. Seguitemi nella recensione e ve ne parlerò meglio.

Fondazione – Il ciclo completo

Siamo al giro di boa perché in questo blog tour abbiamo deciso di parlarvi della storia seguendo l’ordine cronologico e non quello di pubblicazione.

1. Preludio alla Fondazione (1988)
2. Fondazione anno zero (1993)
3. Prima Fondazione (1951)
4. Fondazione e Impero (1952)
5. Seconda Fondazione (1953)
6. L’orlo della Fondazione (1982)
7. Fondazione e Terra (1986)

Quattro chiacchiere su Fondazione e impero

All’inizio di questo romanzo ci ritroviamo con la Fondazione che ha superato con successo tre crisi Seldon e il governo inizia a pensare che non ci sarà niente capace di farli capitolare.
Il detto “Aiutati che Seldon ti aiuta” inizia ad essere dimenticato, basando le scelte più sul lasciar correre gli eventi che non sul cercare di capire ed anticiparli come nel libro precedente.

Il primo segnale di questa decadenza e calo di interesse nei confronti della difesa della Fondazione lo troviamo già nell’ultima crisi di Fondazione anno zero. C’è un elemento che probabilmente passa in secondo piano, infatti, ma che in questo secondo volume viene ripreso più volte: già dalla terza crisi nessuno si interessa più di andare ad ascoltare ciò che dice l’ologramma di Hari Seldon.

Sembra una cosa di piccolo conto, ma allo stesso tempo è la prova di un’eccessiva sicurezza nelle predizioni dello psicostorico che impediscono agli abitanti di Terminus di dare il giusto peso agli eventi che accadono. Tutti i pericoli vengono sottovalutati e soprattutto non viene mai presa in considerazione la possibilità che possa comunque accadere un evento imprevisto.

Ecco quindi spiegati i due macrocapitoli che compongono quest’opera. Nel primo troviamo l’impero che cerca di conquistare la fondazione, mentre nel secondo sarà un nuovo e sconosciuto nemico a farsi avanti.
Come potrà una Fondazione tanto piena di sé e sicura della sua vittoria anche senza muovere un dito affrontare dei nemici simili?

“Aiutati che Seldon ti aiuta”.
Un’opera perfetta sull’importanza di fare del nostro meglio per raggiungere un obiettivo, anche quando la strada ci sembra spianata. Perché non possiamo sapere quando un imprevisto verrà a bussare alla nostra porta.

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Valentina
Lettrice onnivora, educatrice, mamma.
Dei libri amo la capacità di mostrare la complessità del mondo che ci circonda, forse per questo tra i miei generi preferiti rientrano fantascienza, fantapolitica, fiabe tradizionali e saggistica.