Un libro per ogni lettera dell'alfabeto.Ogni giovedì vi parlerò di un libro che mi ha particolarmente colpito, nel bene o nel male, il cui titolo inizi con la lettera della settimana.
di Malala Yousafzai
Casa Editrice: Garzanti
Costo: € 12,90
Titolo originale: “I am Malala”
Traduttore: Stefania Cherchi
Aspettavo questa lettera per avere l'occasione di parlarvi di una delle mie eroine, di uno dei personaggi contemporanei che tutti dovrebbero conoscere. Ho letto questo libro prima che lei vincesse il Nobel per la Pace, premio di cui sono stata felicissima perché, oltre ad essere meritatissimo, ha dato nuovo risalto e popolarità al libro permettendo a molte più persone di conoscere la sua storia.
Penso che sia uno di quei libri di cui potrei parlarvi per ore, ma cercherò di riassumere brevemente perché questo è un libro, secondo me, va assolutamente letto!
Sono due i motivi principali per cui credo che questo libro vada letto, il primo è sicuramente l'importanza che Malala da all'istruzione. L'importanza della cultura è un valore che vedo sempre meno presente nei giovani occidentali, ragazzi o ragazze che siano, sembra quasi che avere una qualcosa senza dover lottare la renda automaticamente meno importante, un obbligo senza reale valore. Malala in questa sua biografia spiega bene quanto è importante per poter essere liberi e consapevoli una buona conoscenza del mondo. Il suo riferimento è principalmente all'istruzione delle ragazze in quanto il Pakistan, suo paese natale l'impronta maschilista è molto forte e questo l'ha portata a combattere la sua battaglia per l'istruzione. Il coraggio di Malala l'ha portata a continuare la sua lotta in favore della libertà nonostante le minacce e le azioni atte a spaventarla e farla smettere di combattere. Malala è pericolosa, una voce fuori dal coro e per questo, in un modo o nell'altro, va fatta tacere.
Apre così il decimo capitolo di questo libro, ideale per introdurre il secondo motivo, Malala è mussulmana, crede nel suo Dio e ha letto il Corano, come lei tutta la sua famiglia. Coloro che gli hanno sparato sono mussulmani, credono nello stesso Dio di Malala ma in maniera malata, come qualsiasi altro estremismo dopotutto. Il problema principale sta nell'interpretazione del Corano e sul fatto che una parte estremista vorrebbe imporre la propria visione a tutto il resto del mondo.
Così quando si parla di terrorismo si parla solo di mussulmani, senza dare, a parer mio abbastanza risalto all'aspetto estremista di QUEI mussulmani, capaci di sparare in faccia ad una ragazzina di 15 anni e della loro stessa religione perché cerca di trasmettere valori diversi da quelli che loro reputano giusti.
Una storia vera, una grande lotta per i diritti umani e la libertà di poter scegliere la propria strada, la tristezza di questa storia da la carica per attivarsi davvero per fare qualcosa, per migliorare almeno di un minimo il mondo che ci circonda. Se ognuno facesse davvero qualcosa i cambiamenti potrebbero essere enormi.
Ultimo accorgimento, prima di iniziare a leggerlo procuratevi un bel pacchetto di fazzoletti, sono abbastanza sicura che vi saranno parecchio utili!