Avventure da GdR

Arabian Dreams: creiamo insieme un’avventura per D&d 5e: #3: la trama

Siamo giunti alla terza puntata della nostra rubrica: creiamo insieme un’avventura per D&d 5e, con un episodio dedicato alla trama. Come sta andando il vostro viaggio? Vi state trovando a vostro agio? Siete comodi? E cosa ancora più importante: avete già iniziato a creare la vostra avventura?

Alcuni di voi, probabilmente, approderanno qui senza aver letto i capitoli precedenti. In tal caso poco male, la rubrica può essere seguita in maniera discontinua e potete saltellare avanti e indietro seguendo il flusso dei vostri pensieri. Ma se invece siete persone precise e odiate fare le cose in modo disordinato, qui trovate i due episodi passati. Fateci un salto, recuperateli e poi tornate qui, noi vi aspettiamo.

Fatto? E allora proseguiamo.

Oggi, come dicevamo, ci aspetta un argomento parecchio tosto: la trama. Dopo aver creato il nostro mondo e la nostra città principale, infatti, ci serve delineare più nel dettaglio la storia che vogliamo raccontare o rischiamo di lavorare a vuoto introducendo elementi che non ci torneranno mai utili.

Molti preferiscono partire direttamente da qui, esplicitando la trama prima di inoltrarsi nella creazione del mondo. Sono scelte, certo, ma personalmente mi trovo meglio a lavorare con un’idea embrionale e lasciare che sia il mondo stesso a farla diventare una trama vera e propria.

Ma in ogni caso, come si crea la trama di un’avventura? Quali elementi sono importanti, quali cose non dobbiamo dimenticarci per strada?

La risposta, questa volta, ci viene dal mondo della narrativa fantastica. Per creare la nostra storia prenderemo infatti in prestito alcuni degli strumenti tipici della scrittura creativa. E siccome siamo persone che non si accontentano certo di poco, ci affidiamo a uno dei migliori insegnanti che questo ambiente ha da offrire: Brandon Sanderson, noto scrittore di fantasy (ma soprattutto noto nerd di GdR e dintorni) che su Youtube ha caricato un corso intero di scrittura creativa tenuto alla BYU University. Grazie al suo aiuto, la nostra Arabian Dreams diventerà presto la trama migliore che possiamo immaginare.

Affiliamo le penne, dunque, e cominciamo.

Una veduta della città di Satie
Un’ipotetica veduta della città di Satie

Passo 1: Il concetto della nostra avventura

Partire da un’immagine, una canzone particolarmente stimolante, un sogno o un’ispirazione è sempre il modo più facile di cominciare. Qualunque sia l’origine della nostra idea, il primo passo è farla diventare un concetto. Qualcosa che si regga in piedi da sola, che respiri di vita propria e sia in grado di identificare la nostra avventura.

Bastano una o due frasi, che racchiudano però il senso dell’avventura che stiamo creando. Immaginate di trovarvi a raccontare la storia a un amico. Vorrà sapere dove si svolge, chi ne è il protagonista e perché accadono le cose che gli avete raccontato. In sostanza, dovrete rispondere alle famose domande:

Chi, dove, come, quando e perché? (non per forza in ordine, ovviamente).

Nel caso di Arabian Dreams, io sono partita dall’ispirazione che ha dato origine a La perla del deserto, e da lì ho sviluppato il mio concetto rispondendo a queste domande.

Il risultato suona più o meno così:

In una terra medievale dal sapore arabeggiante, una principessa cade preda di un misterioso veleno. Toccherà a un gruppo di fedeli sudditi imbarcarsi in un viaggio attraverso il deserto, alla ricerca non solo dell’antidoto ma anche della verità su ciò che le è accaduto.

Lo sconfinato deserto di Harq, dal quale nessuno esce vivo
Il deserto non è certo un luogo ospitale. Riusciranno i nostri pg a uscirne indenni?

Passo 2: I dettagli della trama

Ora che abbiamo il concetto, dobbiamo renderlo denso e pregno di dettagli. Chi è la principessa avvelenata? Chi è stato ad avvelenarla? E perché è così importante salvarla?

Sono tutte domande alle quali dobbiamo dare una risposta, e qui possiamo dare libero sfogo alla nostra fantasia per estrarre gli elementi che renderanno viva questa avventura. Un trucco utile (come consiglia anche il nostro caro Sanderson) è farsi ispirare da altre opere, siano queste letterarie, cinematografiche o visive. E badate bene, ho detto farsi ispirare e non rubare perché, come ogni bravo narratore sa, è l’ispirazione a nutrirci, non il furto (che ci fa apparire solo molto scarsi).

Quali elementi possono arricchire la nostra Arabian Dreams?

Ragioniamoci insieme. Intanto, nel concetto abbiamo detto che l’avventura è ambientata in una terra medievale dal sapore arabeggiante. Ma di che terra si tratta, nel dettaglio?

Il dove e il quando: le Terre di Haya

Se come me siete partiti dalla costruzione del mondo, a questa domanda sapete già rispondere. In caso contrario, potrebbe essere un buon momento per iniziare a delineare il vostro setting; ma se preferite potete rimandare e affrontare questo punto più in là. Non c’è un modo giusto di operare, d’altronde, c’è solo il modo che vi si confà meglio.

Nel nostro caso, abbiamo già la risposta a portata di mano, e ce la segniamo:

Satie, capitale del regno di Shams è il nostro dove. Per il quando, abbiamo già deciso in precedenza che ci troviamo durante il regno della principessa Saalima. Scendiamo più a fondo e diciamo che la scena si apre durante le celebrazioni per la nascita della figlia di Saalima (il perché di questa scelta lo vediamo a breve).

Mappa di Haya: un'avventura per D&d 5e
Mappa di Haya

Andiamo avanti. Perché la nostra avventura ha inizio?

Il perché: l’avvelenamento

Approfondiamo il discorso sul perché i nostri pg si mettono all’avventura. Abbiamo detto che la principessa di Satie è stata avvelenata, ma da chi? E soprattutto, perché? Più domande ci poniamo in questa fase, più dettagli avremo tra le mani, e potremo poi scegliere quali ha senso mantenere. Ecco il perché di Arabian Dreams:

La principessa Saalima, la Perla del Deserto, viene avvelenata durante la festa per la nascita della sua primogenita. Ad avvelenarla è la cugina, Farah Sahih, che brama il trono e desidera spodestarla, anche se si finge sua devota e carissima compagna. Non essendo in linea diretta di successione, Farah vuole diventare tutrice della piccola nascitura, e governare così il regno in sua vece.

Ci siamo, già cominciamo a vederci più chiaro, non trovate? Ora veniamo ai nostri giocatori. Loro sono il nostro Chi, i protagonisti veri e propri della storia. Perché si mettono in viaggio? Cosa li spinge a imbarcarsi in questa avventura?

Il chi: i pg e le loro motivazioni

Affinché i pg si sentano coinvolti nella storia devono esservi immersi, parte attiva della trama. Su come creare buone motivazioni per ciascun giocatore e per il suo personaggio parleremo nel dettaglio nelle prossime puntate, ma per ora limitiamoci a un punto cardine:

I pg devono assistere in prima persona ai fatti.

Nel nostro caso, devono conoscere Saalima, e devono essere presenti quando viene avvelenata. Potranno essere parenti, servitori, nemici (anche le motivazioni in apparente contrasto con la trama, se gestite bene, sono assai interessanti) o semplicemente spettatori; ma se sono lì, al momento in cui la trama prende il via, si sentiranno molto più coinvolti nella storia. E saranno spinti a volerla approfondire.

E dunque, ecco che il nostro chi si approfondisce:

I pg sono alla festa e vedono per caso uno degli avvelenatori mentre droga la medicina della principessa, o ne individuano uno degli ingredienti. Se cercano di dimostrarlo, però, nessuno a corte crede loro. Saranno quindi obbligati a investigare da soli, per fedeltà verso l’amata regnante, per lucro o per altri motivi. 

Diamo però anche una sfumatura più intrigante, qualcosa di inaspettato che rafforzi la storia:

È Farah Sahih in persona (l’avvelenatrice nonché confidente della principessa) a chiedere ai pg di scoprire chi sia stato. E promette loro anche una lauta ricompensa se riusciranno. Questo perché la donna spera così di allontanare da lei i sospetti della corte e, nel frattempo, si impegnerà a mettere i bastoni tra le ruote agli avventurieri.

E così abbiamo anche gettato le basi per un potenziale nemico.

Che l'avventura cominci
Che l’avventura cominci!

Il come: lo sviluppo dell’avventura

Ora non resta che decidere come sviluppare gli elementi visti sopra. Il come è il cuore dell’avventura, la sua parte più importante; ed è anche quella che richiederà più episodi per essere delineata. Per il momento, però, possiamo iniziare a segnarci tutti quei dettagli che ci sono venuti in mente mentre rispondevamo alle altre domande, in attesa di collocarli nella giusta posizione.

Nel caso di Arabian Dreams, questi sono gli spunti emersi grazie alle altre domande:

L’indagine dei pg rivelerà presto che ad essere avvelenata non era la medicina della principessa né il cibo della festa, bensì la combinazione dei due; una bevanda particolare servita durante il party garantisce agli avvelenatori che nessuno degli invitati subisca effetti negativi (e se qualche pg non beve è l’occasione per mostrare degli effetti collaterali lievi, visto che il pg non ha assunto la medicina, che è la seconda parte della droga). La regina, che non può bere perché sotto cure, è l’unica a subire tutti gli effetti negativi e sprofonda in un coma dal quale sembra impossibile, con la magia e con la medicina, farla risvegliare. 

Il compito dei pg è trovare l’antidoto, e farlo nel più breve tempo possibile, perché ai confini del regno di Shams cominciano a radunarsi delle forze avverse che solo Saalima, la Perla del Deserto, può contrastare.

Se possibile, i pg devono anche dimostrare la colpevolezza di Farah Sahih e farla arrestare per tradimento.

Un piccolo suggerimento per creare al meglio la vostra avventura

Satie: la nostra città principale per questa avventura per D&d 5e
Satie: la nostra città principale per questa avventura per D&d 5e

Innanzitutto, non preoccupatevi se in questa prima fase vi sembra di avere troppi o troppo pochi elementi. Stiamo ancora calibrando la nostra storia e c’è tutto il tempo per arricchire o asciugare la trama. Quello che ci preme, adesso, è dare alla nostra fantasia tutti gli spunti di cui ha bisogno per spiccare il volo.

Nella prossima puntata vedremo come proseguire nella stesura del nostro come, ma fino ad allora ho un compito per voi: nutrite la vostra ispirazione. Avete un concetto per le mani, ora vi serve dargli vita. Cercate un film, un’illustrazione, un libro o un gioco che raccontino storie simili alla vostra. O anche solo che condividano con la vostra idea colore e sapore.

Cercate ganci e appigli intorno a voi, fatevi ispirare dalle persone che vi circondano e dalle cose che osservate ogni giorno. Quella torre un po’ più alta che spunta tra i palazzi della vostra città non vi sembra perfetta per celare la stanza segreta della principessa? E lo scintillio dei raggi del sole sul fiume non sembra esattamente lo stesso delle decorazioni d’oro delle colonne del palazzo?

Tutto ha in sé un seme di ispirazione, dovete solo essere pronti per cogliere il fiore che vi sboccerà.

divisore

Questo articolo è andato online per la prima volta su storiedagdr, un blog ormai in disuso. Lo ripubblichiamo qui affinché non si perda nell’oblio di Internet.

Denise on FacebookDenise on InstagramDenise on Linkedin
Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.