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Recensione Vendetta: La guerra della scintilla di Greg Weisman

Ormai è una tradizione: se esce un libro ispirato a un gioco che amo, non posso fare a meno di recuperarlo. La piccola nerd che è in me freme dalla voglia di sapere come sono state rese in narrativa tutte quelle intriganti meccaniche per le quali vado giù in visibilio. È successo di recente con i romanzi di Tomb Raider, o con quelli ispirati a D&D. E in questi giorni, è stato il turno dei romanzi tratti dalla storyline di Magic: the Gathering. In particolare di Ravnica e Vendetta: La guerra della scintilla, il protagonista di questa recensione, scritto da Greg Weisman a seguito dell’uscita dell’espansione omonima.

Trama

Nicol Bolas è stato sconfitto e il Multiverso è salvo, ma la vittoria ha avuto un prezzo altissimo. Il sacrificio di Gideon Jura brucia ancora nel cuore di tutti quelli che hanno avuto l’onore di combattere al suo fianco. Ora, però, Ravnica deve andare avanti e per farlo, le gilde prendono una drastica decisione: i planeswalker che hanno aiutato Bolas contro il piano devono morire.

Inseguirli è compito di chi ancora deve dimostrare la sua lealtà. Riusciranno Zarek, Vraska e Kaya a rintracciare Tezzert, Dovin Baan e Liliana Vess e a mettere fine alle loro esistenze una volta per tutte?

Recensione Vendetta La guerra della scintilla

Recensione Vendetta: La guerra della scintilla

La lore di Magic: the Gathering è una delle più affascinanti in cui mi sia imbattuta. È sufficente prendere in mano un blocco di carte qualunque per scoprire che dietro meccaniche e frasi di circostanza di ogni carta ci sono frammenti di una trama ampia, fitta ed estremamente complessa.

War of the spark, in italiano La guerra della scintilla, è uno dei blocchi più recenti. È un po’ il punto di incontro di tutte le storyline aperte dalle carte fino a qui, il momento in cui ogni planeswalker presentato nei precedenti set viene rielaborato e fuso agli altri per creare qualcosa di nuovo e avvincente.

Per questo ero così ansiosa di leggere i due romanzi di War of the spark scritti da Greg Weisman. Desideravo conoscere tutti i retroscena, sapere quali frammenti di storia legassero i vari personaggi e scoprire i numerosi momenti raccontati delle carte.

Ma, ahimè, sono stata accontentata solo in parte. Il risultato è infatti una duologia godibile per certi versi ma con tanti punti che mi hanno lasciata perplessa.

Dalle carte alla carta: un romanzo basato sulla lore

La prima cosa che mi ha intrigata, de La guerra della scintilla, è che Weisman ha intrecciato abilità delle carte e narrazione. Quella presentata soprattutto nel primo episodio è la storia raccontata nel set, con tanto di momenti chiave e abilità dei diversi personaggi in gioco.

Basti pensare alla spettacolare entrata in scena di Nissa Revane nel primo volume, che riprende alla perfezione una delle abilità della carta planeswalker Nissa che scuote il mondo. O alla capacità di Bolas di attrarre a sé le scintille e di assorbire i poteri, la stessa che troviamo nella sua carta.

Recensione Vendetta: La guerra della scintilla

Questa sensazione di familiarità ha reso la lettura di Ravnica molto intrigante. Ma se in Ravnica questa sensazione era acuta, l’effetto si è purtroppo perso nel secondo volume; nel quale molti dei collegamenti si sono allentati e la trama ha preso un corso del tutto originale.

Ci sono ancora rimandi alle capacità dei Guardiani e dei loro alleati, ma sono diminuiti e anche le relazioni tra loro hanno assunto sfumature del tutto nuove. Una scelta che, personalmente, ho trovato poco vincente e che secondo me è alla base dei problemi di questo secondo volume.

Personaggi nuovi e personaggi poco noti

Un altro elemento interessante della duologia (che diventa imperante in Vendetta) è la presenza di personaggi del tutto nuovi o poco noti nella lore di Magic. È il caso di Areithia Shoka detta Rat, di Teyo Verada e di Kaya. Weisman ha scelto di usare soprattutto loro tre, più che i Guardiani conosciuti, per narrare le sue vicende.

Il risultato è intrigante per certi versi ma, ahimè, anche deludente per altri. Da un lato, ci permette di osservare e soprattutto di farci spiegare elementi che potremmo non conoscere se non siamo fan del gioco. Dall’altro, però, ci lascia l’amaro in bocca: chi si farebbe intrigare dalle vicende della sconosciuta Rat, quando accanto c’è una potenziale Viandante da approfondire in tutto il suo misterioso fascino?

Ci sono, certo, i capitoli dedicati a Liliana Vess, a Chandra Nalaar e Jace Beleren, ma in Vendetta sono pochi e poco soddisfacenti. A ben pensarci, però, è facile comprendere perché Weisman abbia scelto di focalizzarsi su personaggi poco conosciuti e poco amati. Questo gli ha dato la possibilità di spaziare con la fantasia senza incorrere nel rischio di deludere le aspettative, già altissime, dei suoi lettori.

Il risultato, però, è che se si cerca un nuovo romanzo per approfondire la lore di Magic nota, si resta certo parecchio delusi.

Lo stile di Weisman

Se la trama in sé è comunque tutto sommato godibile e a tratti anche avvincente (salvo alcuni capitoli di relazioni tra i personaggi che fossi stata in Weisman avrei proprio evitato), lo stesso non si può dire dello stile. Il romanzo è presentato come un libro young adult, ma spesso Weisman sembra perdere colpi, e ci si imbatte in interi passaggi che farebbero storcere il naso anche a un lettore Middle Grade.

Dialoghi serrati senza alcuna descrizione di azioni e interazioni, descrizioni stringate e incomplete… per non parlare di lunghe, lunghissime parti di approfondimento psicologico dedicate a personaggi che non hanno però alcun mordente. Così, si finisce per perdere un sacco di tempo dietro Rat e la sua tristezza, e dietro l’imbarazzo esasperato di Teyo, e ci si allontana dal cuore e dal fulcro della storia: la Vendetta.

Perché sì, questo secondo volume dovrebbe parlare di vendetta, di omicidi e forse persino di redenzione, ma tutto è annacquato in un mare di elementi dei quali potevamo certo fare a meno.

Consigliato?

Alla fine della lettura, fatico persino a individuare un target di lettori al quale consigliare questo romanzo. Troppo povero per un appassionato di Magic, che qui non trova a mio avviso la soddisfazione narrativa che cerca, è comunque fin troppo carico di nomi, luoghi e citazioni di eventi passati che potrebbero stordire uno che della lore non conosce quasi nulla.

Vendetta si presenta forse più come un volume da leggere nei ritagli di tempo, per curiosità e voglia di scoprire qualche sfumatura dei vari planeswalker, che una lettura da affrontare per reale passione del genere.

La cosa positiva, è che mi ha instillato voglia di riprendere in mano i vecchi romanzi di Magic: The Gathering. E di scoprire come venivano raccontate le vicende all’epoca del primo blocco dedicato a Ravnica.

divisore

Come sempre, i miei ringraziamenti vanno alla casa editrice, la Rizzoli Libri, che ci ha fornito una copia di Vendetta: La guerra dell scintilla a scopo recensione. Nonché a Raffaella del blog The Reading’s Love che ha organizzato questo nuovo evento tra blogger.

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.

1 thought on “Recensione Vendetta: La guerra della scintilla di Greg Weisman

  1. possibile che da nessuna parte inseriscano il titolo originale??? poi anche un elenco dei romanzi tradotti in italiano… mah davvero ogni tanto mi sembra che questo paese sia fermo agli anni 90, ovviamente nei suoi lati peggiori -.-

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