Intorno al libro

Muriel Barbery: recensione sentimentale

Il mese scorso è uscito per la E/O il secondo volume della duologia fantasy di Muriel Barbery: Uno strano paese. Ringrazio infinitamente la casa editrice per avermi fornito una copia del libro per la recensione e ne approfitto per scusarmi anche qui per il ritardo nella pubblicazione.

Il motivo per questo ritardo probabilmente qualcuno di voi lo ha già intuito, ma visto che qui sul blog non ne ho mai parlato è giunto il momento di aggiornarvi un po’. Muriel Barbery ha il vizio di accompagnare alcuni dei momenti più importanti della mia vita. Vi sembrerà un’esagerazione forse, ma dopo che vi avrò raccontato come sono entrati in casa tre dei suoi quattro libri capirete.

Se poi volete sapere qualcosa di più su questo libro vi rimando alla recensione di Uno strano paese.

L’eleganza del riccio

Nonostante non sia il suo primo libro pubblicato, è infatti il seguito di Estasi culinarie, L’eleganza del riccio è il primo libro che ho letto di questa autrice.

Il libro mi è stato regalato da uno dei miei nonni, con il quale sino a quel momento avevo rapporti molto sporadici. Era un rapporto un po’ freddo e del quale ci soffrivo un po’, per me è sempre stato un punto di riferimento per quanto riguarda l’amore per la narrativa e la lettura in generale.

Un giorno, ora non ricordo neanche come uscì la conversazione, iniziò a parlarmi dell’ultimo libro che aveva letto e che lo aveva colpito particolarmente. Io rimasi affascinata dal suo modo di parlarmene e la trama mi sembrava particolarmente interessante, dal nulla mi disse:
“Tieni, leggilo!”

Da quel giorno abbiamo iniziato uno scambio assiduo e costante di opinioni. Lui mi consigliava le sue letture del mese, io l’ho introdotto al mondo della psichiatria, con Oliver Sacks, e della fantascienza.
Per questo se penso ad un libro che mi ha cambiato la vita L’eleganza del riccio è uno dei primi titoli che mi viene in mente.

È uno dei pochi libri che ho letto più di una volta e che mi ha appassionato ogni volta più della precedente. Perché ad ogni lettura sono riuscita ad esplorare la storia in maniera un po’ più profonda, ogni volta era come se il libro avesse qualcosa in più da raccontarmi.

Vita degli elfi

Nel 2016 io e Marco abbiamo deciso di sposarci. Non è stata la classica richiesta da film romantico, niente anello e niente proposta. Semplicemente è stato un discorso tirato fuori sempre più spesso nelle nostre conversazioni e alla fine ci siamo decisi.

Vita degli elfi è entrato in casa a febbraio, per la precisione a San Valentino, uno dei regali migliori di sempre dopo il Kobo. E nello stesso periodo noi abbiamo iniziato a parlare di matrimonio.
Come tutti i libri di Muriel Barbery ci è voluto un po’ di tempo per portare avanti la lettura, più o meno lo stesso tempo che noi ci abbiamo messo a decidere di sposarci.

Maria e Clara sono arrivate per tenermi compagnia in un altro momento significativo della mia vita, così come Renée era arrivata per rinforzare il mio legame con mio nonno. Non potevo certo pensare che le “strane coincidenze” non fossero assolutamente finite

Uno strano paese

A maggio di quest’anno è uscito il seguito di Vita degli Elfi. Un seguito per me attesissimo visto quanto mi era piaciuto il libro precedente, quindi ho chiesto alla casa editrice se mi fosse possibile averne una copia da potervi recensire qui sul sito.

Come avrete saputo se seguite anche il profilo Instagram di Chiacchiere Letterarie, a maggio ero appena entrata nel nono mese di gravidanza. Mi sembrava stupendo potermi dedicare nel nono mese alla lettura dell’ultima pubblicazione di una delle mie autrici preferite. Ma probabilmente non era abbastanza accompagnarmi nell’ultimo mese.

Il libro è arrivato un po’ più tardi del previsto. È entrato in casa nella seconda settimana di giugno. Ho fatto in tempo a leggere forse i primi due capitoli prima dell’arrivo di Talia.

In un periodo in cui avrei dovuto passare le giornate in ospedale sola con la mia polpetta, a tenermi compagnia c’erano invece nuovi e vecchi amici, scritti dalla penna che mi ha sempre tenuto compagnia nei momenti giusti.

Mi spiace non essere riuscita a recensire subito questo libro, queste prime settimane in tre sono estremamente frenetiche e piene. Ma devo ammettere che questo libro è arrivato, come avrei dovuto immaginare, esattamente al momento giusto.

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Questo è anche il motivo per il quale in queste ultime settimane sono un po’ latitante dai social. Io e la polpetta abbiamo bisogno di trovare la nostra nuova routine, ma non sono scomparsa!

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Valentina
Lettrice onnivora, educatrice, mamma.
Dei libri amo la capacità di mostrare la complessità del mondo che ci circonda, forse per questo tra i miei generi preferiti rientrano fantascienza, fantapolitica, fiabe tradizionali e saggistica.