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Recensione Voci nella Nebbia di A.E. Pavani

Nuovo appuntamento, cari Chiacchieroni, con gli articoli in collaborazione con le ormai affezionate colleghe blogger. Il protagonista della recensione di oggi è Voci nella Nebbia, il nuovo romanzo della giovane autrice A.E. Pavani, pubblicato per la Mondadori Editore. Già scrittrice di libri d’avventura sotto pseudonimo, questa talentuosa autrice italiana è appena approdata nel mondo del thriller, nel quale sembra del tutto intenzionata a lasciare la sua traccia.

Voci nella Nebbia si dimostra infatti, fin dalle sue prime pagine, un thriller molto particolare. Vicino per tematiche e per stile alla narrativa di genere statunitense, si distingue però per tutta una serie di elementi in bilico con il paranormale; una rielaborazione in chiave moderna e tutta italiana del realismo magico latinoamericano, per un romanzo capace di avvinghiare il lettore e di tenerlo immerso nella scena fino all’ultima pagina.

Copertina Voci nella Nebbia

Trama

Il romanzo si apre in Italia, in una piccola località della provincia a Trento. Cinque bambini sgattaiolano di casa per imbarcarsi in un’avventura: raggiungere la misteriosa isola che sorge al centro del lago. Quella che però comincia come una marachella si tramuta presto in una traumatica esperienza quando i cinque trovano il cadavere di una donna, abbandonata in mezzo alla foresta, e un albero al quale sono appese delle foto di occhi. La minacciosa figura di un uomo avvolto nella nebbia li costringe alla fuga, ma prima di arrivare al sicuro una di loro si perde tra le acque del lago e nessuno è più in grado di ritrovarla.

Vent’anni dopo, la detective Lisa Harding, una dei quattro bambini sopravvissuti, si risveglia in un letto di ospedale. È stata aggredita da qualcuno ma non ricorda né chi sia stato, né come sia accaduto. Ma quando i colleghi le mostrano ciò che hanno ritrovato nella scena del crimine, Lisa ha un deja-vu. Due occhi conosciuti la osservano da una foto, gli stessi che ha visto in quella fatidica giornata. Non le resta dunque che tornare in Italia e scoprire qual è il filo che collega il presente con quell’inquietante e dimenticato passato.

Recensione Voci nella Nebbia

Avete presente quella sensazione impareggiabile di aver trovato il libro giusto al momento giusto? Per me, Voci nella Nebbia è stato proprio questo. Venivo da un periodo di lavoro intenso, giornate piene e poca, pochissima testa da dedicare alle letture. Stavo procedendo con lentezza su numerosi volumi già iniziati, senza però trovare la giusta ispirazione per terminarli. Poi è arrivata la Pavani con il suo thriller, ed è stato come prendere una boccata d’aria fresca.

Voci nella Nebbia è una storia accattivante, di quelle che ti trascinano pagina dopo pagina anche se sei stanca, spingendoti ad andare avanti per sapere. Sapere chi è l’assassino, certo, ma anche come farà la detective a metterlo in trappola, quali ostacoli riuscirà o non riuscirà a superare, quali verità scoprirà su di sé e sui numerosi personaggi secondari.

C’è un’ottima costruzione della scena e degli eventi, dietro questo romanzo. Un’attenta misura dei tempi, del ritmo e delle rivelazioni. Passato e presente si intrecciano con abilità, sia sul piano personale della vita di Lisa che su quello più distante, che riguarda la misteriosa strega vissuta nel paesino nel 1628.

Il realismo magico

E proprio lei, la strega, l’elemento magico di cui vi accennavo. Una scintilla mai del tutto svelata, mai del tutto certa, eppure essenziale per lo svolgimento della trama. Benché io di solito prediliga i thriller che portano a una spiegazione razionale, ho apprezzato il mondo in cui la Pavani lascia aperta, per tutto il romanzo, la possibilità di una spiegazione paranormale.

La strega è il filo che collega il passato di Lisa al presente, ma anche la storia pregressa del paesino agli eventi che sconvolgono la vita dei cinque ragazzi. Alla fine della lettura rimane il dubbio, il punto di domanda: quanto è reale? Quanto è suggestione? Un’incertezza che però non rovina mai il gusto della lettura ma anzi, rende ancor più accattivante una trama già di per sé molto buona.

In conclusione

A colpire, di Voci nella Nebbia, è soprattutto la leggerezza. La Pavani ha dosato con maestria atmosfera e ritmo per consegnarci una storia avvincente e mai eccessivamente artefatta. Un thriller che forse non rimarrà nella storia in quanto a originalità, ma che riesce comunque a regalare diverse ore di piacevole ed entusiastica lettura.

divisore

I miei ringraziamenti a fine lettura vanno a Raffaella del blog The Reading’s Love, per aver organizzato questo evento e averci riunite; e alla Mondadori per averci fornito una copia di Voci nella Nebbia per poter scrivere questa recensione.

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.