Intorno al libro

Leggere è un gioco per tutti

Leggere è istruttivo.
Leggere è educativo.
Insomma, leggere è da intellettuali.

Ma se vi dicessi di pensare ad un’attività a cui si dedichino bambini o adulti senza altri fini immediati che la ricreazione e lo svago, sviluppando ed esercitando nello stesso tempo capacità intellettive a che attività pensereste?

Cosa vuol dire giocare?

Secondo il dizionario online Treccani il gioco è “qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti senza altri fini immediati che la ricreazione e lo svago, sviluppando ed esercitando nello stesso tempo capacità fisiche, manuali e intellettive”.
In genere quando si pensa al gioco si fa riferimento ad attività slegate dalla vita quotidiana (“vita vera” per qualcuno), ma è sempre così?

Andando avanti con la lettura della definizione si legge che gioco è anche “pratica consistente in una competizione fra due o più persone, regolata da norme convenzionali, e il cui esito, legato spesso a una vincita in denaro”. 

L’italiano è fantastico, uno stesso termine può voler dire una cosa e contemporaneamente il contrario, come “ospite”, che identifica sia chi ospita che chi viene ospitato (creando nella me bambina non poche difficoltà di comprensione!). 

È divertentissimo leggere la definizione specifica di gioco perché continuando a leggere si arriva al punto di definire il gioco “faccenda intricata, oppure noiosa, o rischiosa”. Pensiamo al modo di dire “mettersi in gioco”.

Forse dovremmo provare ad ampliare la nostra concezione di gioco cercando di svecchiarla da quel pesante significato negativo che il più delle volte si porta dietro. Giocare non è un’attività solo per bambini, tutti possiamo giocare e possiamo farlo in migliaia di modi diversi, più o meno positivi, più o meno attivi, più o meno strutturati.

Leggere è giocare con le parole

Voi come definireste la lettura?  Avete mai pensato alla lettura come ad un gioco?

L’attività di lettura può avere significati estremamente diversi legati al fine per il quale si legge: per svago o per utilità. Non metto in dubbio che leggere faccia parte anche di categorie più spiccatamente pedagogiche (ne ho anche parlato in un video: Il libro trasmette sempre qualcosa.

Per me leggere è un gioco, perché del gioco ha tutti gli elementi e proprio come il gioco la parte educativa ed istruttiva è solo una piccola parte di ciò che rappresenta.

Le lettura permette di sperimentare comportamenti e situazioni che magari non avremmo altro modo di conoscere, così come il gioco permette di mettersi nei panni di qualcun altro.

Mi torna in mente il libro La morbidezza degli spigoli e la bellezza con cui il gioco può farsi ponte tra persone, quegli stessi ponti che anche la lettura può creare.

Voi perché leggete?

Qualche libro se siete interessati al tema del gioco:

Valentina on FacebookValentina on InstagramValentina on Wordpress
Valentina
Lettrice onnivora, educatrice, mamma.
Dei libri amo la capacità di mostrare la complessità del mondo che ci circonda, forse per questo tra i miei generi preferiti rientrano fantascienza, fantapolitica, fiabe tradizionali e saggistica.