Recensioni

Piccolo sfogo di una book blogger – almeno l'italiano "sallo"

Sono l’ultima persona al mondo a volere polemiche. Credo che ognuno, ovviamente nei limiti del rispetto altrui, possa e debba fare quello che gli passa per la testa. Però alcuni avvenimenti dell’ultimo periodo mi hanno fatto girare le scatole perché questo piccolo mondo che insieme a Ielenia ho creato sul web è il mio piccolo posto speciale, la mia isola in cui riversare la mia passione, ma allo stesso tempo un posto in cui crescere e migliorare le mie capacità lectoscrittorie. Se rileggo le mie recensioni di un anno fa mi verrebbe da mettermi le mani nei capelli, alcune sono davvero risicate, mal organizzate e con un linguaggio davvero scarno. Non sapevo di essere così mediocre, ma credo anche di essere migliorata notevolmente con il tempo, il mio linguaggio si è ampliato, così come le mie capacità di sintesi e spiegazione. Il mio è un processo che ancora va avanti e che spero di non fermare, perché ogni giorno mi sembra di aver migliorato qualcosa ed è davvero una bella sensazione contando tutte le energie che ci spendo.
Una cosa però che ho sempre tenuto sotto controllo è la correttezza ortografica e la coerenza del contenuto. Rileggo e faccio rileggere spesso i post proprio per evitare errori e, quando qualcosa sfugge, la correggo in breve tempo grazie alle segnalazioni o comunque a miei accorgimenti (alcune volte rileggo talmente tante volte i post da saperli quasi a memoria). Qualche cosa ogni tanto sfugge, capita, ma non è certo la normalità dei post.
Nell’ultimo periodo mi è capitato spesso di girare per la blogsfera. Ho voglia di iniziare qualche nuova rubrica e vorrei iniziarla in compagnia, ma in questo viaggio nel mondo dei blog ho fatto delle scoperte raccapriccianti che mi hanno fatto passare la voglia di cercare qualcuno con cui collaborare, nonostante sia sicura che in mezzo a tutto questo ciarpame ci siano anche delle piccole perle. Purtroppo però mi fisso sempre sulle cose negative e, siccome sono una persona che di principio ha grande difficoltà a relazionarsi attraverso una mezzo digitale, anche questa volta il mio tentativo di cercare qualcuno con cui far partire qualcosa è miseramente fallito. Ma ora vi racconto cosa mi è successo così potete provare a capirmi.

Girando per i blog ho scoperto persone, che si reputano colte tanto da dire agli altri “Leggi se non vuoi essere una capra”*, che scrivono convite le “a” con la “h” anche quando non sono verbi. E non lo fanno una sola volta, perché nel caso si può tranquillamente pensare ad un errore di distrazione, e ci sta quando magari sei stanco e l’articolo ti prende più tempo del previsto.
Ci sono altri blog che non hanno la minima idea di cosa sia la punteggiatura, non trovi una virgola a pagare oro, e non parliamo di simboli astrusi come il “punto e virgola”: vi dirò che, secondo me, credono siano simboli inventati! Per compensare ci sono altri blog che scrivono post con più “punti” che parole: i tre puntini di sospensione diventano infiniti e non si capisce il perché; i punti di domanda ed esclamativi si moltiplicano in maniera morbosa frequentemente alternati con degli uno e degli apostrofi (ed io che pensavo fosse solo un modo di scrivere dei rimbecilliti su facebook).
In tutto questo qualcuno nei commenti che dice qualcosa?
Niente, pieno zeppo di cose come:
“Sei davvero grande!1! Passi da me?”
“Ahahah lo penso anche io! Passi da me?’?”
“Grazie per essere passata sul mio blog, come vedi ho ricambiato, ciao”

Senza poi tenere conto dei congiuntivi inesistenti, delle frasi assolutamente senza senso (“Questo libro mi è piaciuto come quando ho letto quell’altro e mi è sembrato che non era così bello però forse era perché lì il ragazzo aveva più fisico qui si parla di uno qualunque quindi non sembrava che era altrettanto bello”), della continua ripetizione in tutte le recensioni degli stessi identici giudizi espressi con la stessa identica terminologia. In alcuni osceni casi ho notato addirittura che la recensione sembrava la stessa, cambiava solo il nome dei personaggi e l’ordine degli argomenti.
Mi sono chiesta se forse non sono io ad essere un po’ esagerata.
Ma no, non credo proprio di esserlo. Non solo perché sono fermamente convinta dell’importanza della grammatica italiana per la corretta interpretazione di un messaggio (visto che i motivi per reputare ambiguo un messaggio sono già tanti non vedo perché aggiungerci anche la mancanza della grammatica), sia che si tratti di un messaggio formale che di un semplice blog personale. Ma anche perché stiamo parlando di persone che si vogliono definire lettrici (ed in alcuni casi, per i quali dovreste avere la pelle d’oca anche voi, scrittrici) e che quindi dovrebbero avere con la lingua un rapporto particolare, un amore particolare.
Io capisco che in un blog appena aperto sia difficile rapportarsi alla scrittura, una recensione non è una cosa semplice se la si vuole fare bene, come ho già detto se rileggo le mie vecchie recensioni mi viene voglia di cancellarle tutte. Ma ci sono persone che continuano con lo stesso identico modus operandi da anni e non riesco a capire come sia possibile, visto che l’esperienza e l’esercitazione dovrebbero aiutare notevolmente a migliorarsi. C’è comunque da tenere presente che queste aiutano se vi è un vero interesse e soprattutto se si è interessati a modificare gli errori usando il blog anche come strumento per migliorarsi. Personalmente ho deciso di intraprendere questa avventura anche per migliorare il mio stile di scrittura, così come ho aperto il canale youtube per migliorare la mia capacità dialettica, oltre che, ovviamente, per condividere la mia passione (altrimenti non avrei certo puntato ad un argomento che interessa a così poca gente).
Sono felice di aver iniziato quest’avventura in compagnia, perché Ielenia è una ragazza completamente diversa da me, sia in quanto a vissuti, che in quanto a gusti, praticamente siamo diverse in tutto. Proprio per questo ogni confronto con lei diventa una grande opportunità di scambio. Forse a molte blogger manca questo: un compagno di viaggio che con sincerità faccia notare gli errori, che aiuti a crescere e migliorarsi e che faccia spostare il focus motivazionale dal “ricevere libri gratis” al “costruirsi e migliorarsi”. Ci sono anche blogger singole che hanno quest’ultimo come obiettivo ed infatti la qualità dei loro contenuti si riconosce.
Ma esiste il mare di incompetenza di chi non ha nessuna voglia di imparare dai propri errori, ed un altro mare di persone che pur di fare visualizzazioni e interazioni si tappano il naso e stringono rapporti con tutti senza badare al fatto che potrebbe essere più costruttivo far notare gli errori (è vero che per farli notare bisognerebbe prima di tutto notarli) e discuterci con una persona piuttosto che fare i complimenti per un contenuto completamente illegibile.

Io non commento, innanzitutto perché non conosco nessuno di coloro che stanno dietro a questi blog e poi ho il tatto di un elefante, sinceramente preferisco evitare di dover iniziare flame inutili quasi tutti i giorni. Personalmente credo che la cosa migliore da fare quando qualcosa non mi piace sia ignorarla e passare oltre, è il motivo per il quale non mi metto mai a parlare di argomenti “caldi” con persone che non conosco e che non so se sono capaci di discutere con altre di idee diverse o meno** (ho passato anni giocando a scacchi con i piccioni e ora mi sono rotta le scatole di farlo).
Quindi sì, questo è solo un post di lamentele, un post di sfogo per la precisione. Perché è una situazione ridicola che non riesco e non voglio comprendere. Continuerò a pubblicare i miei articoli come ho sempre fatto e continuerò a cercare di migliorarmi sia nella forma che nel contenuto. So che probabilmente questa è solo la paglietta nell’occhio del vicino, ma è anche vero che questa realtà dei blogger analfabeti sta diventando una barzelletta e non sarebbe male che i blogger in particolare iniziassero a fare un po’ di autocritica.


*Tra le “citazioni liberamente ispirate”, non voglio tirare su polemiconi perché già ho poco tempo di mio, figuriamoci se mi va di sprecarlo in flame.
**Ovviamente discorso che vale solo quando non si sta ledendo la libertà di nessuno (libertà intesa nel senso ampio del termine), al contrario quando si tratta di insulti o comportamenti del piffero non sono brava a guardare oltre e in certi casi non so se sia un bene o un male, visto che mi sono trovata a dover difendere persone che mi stavano sulle balle. Ma questo è un altro discorso che avrebbe bisogno di una sede separata.

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Valentina
Lettrice onnivora, educatrice, mamma.
Dei libri amo la capacità di mostrare la complessità del mondo che ci circonda, forse per questo tra i miei generi preferiti rientrano fantascienza, fantapolitica, fiabe tradizionali e saggistica.