Un libro per ogni lettera dell'alfabeto.Ogni giovedì vi parlerò di un libro che mi ha particolarmente colpito, nel bene o nel male, il cui titolo inizi con la lettera della settimana.
di John Ajvide Lindqvist
Casa editrice: Marsilio Editori
Costo: € 18,50
Lingua originale: Svedese
Titolo originale: “Låt den rätte komma in”
Traduttore: Giorgio Puleo
Trama:
I protagonisti di questa storia sono due bambini, Oskar un dodicenne vittima di atti di bullismo da parte dei suoi compagni di scuola ed Eli, una bambina che da poco abita nell'appartamento accanto a quello del ragazzo con un vecchio uomo di nome Håkan e con la quale Oskar riesce a stringere un buon rapporto di amicizia.
Abitano a Blackberg, un degradato quartiere alla periferia di Stoccolma nel quale iniziano a verificarsi omicidi crudeli ed inquietanti che gettano nel terrore l'intera comunità. Oskar, resta affascinato dal killer in quanto collezionista di articoli riguardanti eventi crudi e violenti.
L'amicizia con Eli si fa sempre più profonda, nonostante la ragazzina manifesti alcuni lati inquietanti. Intorno ai due protagonisti della vicenda si snodano le vicissitudini di molti altri personaggi, solo apparentemente secondari. Tra essi spicca proprio l'anziano e misterioso compagno della bambina Eli, Håkan, ma anche Tommy, un altro vicino di casa di Oskar, uno dei pochi coetanei con cui il protagonista riesca ad avere un buon rapporto.
Recensione:
Se siete alla ricerca di un romanzo con vampiri dolci e carini vi consiglio di non iniziarlo, questa non è la storia che fa per voi.
Il romanzo è diviso in cinque parti, a loro volta suddivise dalla data degli avvenimenti che si stanno narrando. Un solo capitolo esce fuori da questo schema e racconta “Il luogo”, ossia il quartiere nel quale stanno per accadere eventi strani e crudeli, tra l'altro lo stesso quartiere in cui l'autore è cresciuto!
Oskar è un bambino vittima della società in cui vive, viene descritto in maniera perfetta per essere compatito. Attaccato dai bulli a scuola, solo in casa in quanto dopo il divorzio dei genitori vive con la madre che lavora molto e il padre è un alcolizzato che non vede quasi mai. Eli, con la sua stranezza diventa la sua fuga da una realtà che non riesce ad immaginare peggiore.
Il vampiro viene descritto in maniera perfetta, ed ammatto che questo è stato uno dei particolari che più mi ha fatto innamorare del romanzo. Sangue di essere umano vivo, morte con la luce del sole, noncuranza del vestiario in quanto insensibile al tempo esterno, capacità di influenzare la mente altrui. Eli ha solo 12 anni, da 200 anni, non vuole uccidere, ma è costretta comunque a farlo se vuole vivere. A parer mio un adattamento perfetto del vampiro classico per l'epoca moderna.
Una storia di amore e amicizia tenerissima immersa in una realtà cruda e violenta che la penna di Lindqvist riesce a descrivere in maniera perfetta. Gli eventi si susseguono in maniera serrata, mentre Il rapporto di Eli e Oskar cresce altri personaggi si mettono in mezzo, per gelosia o per caso. Si passa dalle parole più dolci e le confessioni a cuore in mano alla violenza più cruda nel giro di poche pagine se non di poche righe. Il linguaggio non è sdolcinato o volgare, qualcunque scena stia narrando l'autore lo fa con la stessa identica freddezza, e con questo riesce a rendere le parti dolci ancora più tenere, perché si capisce come non abbiano alcun bisogno di fronzoli per essere tali e le parti violente ancora più crude, anche in questo caso perché lo sono senza bisogno di richiami più forti.
Un libro veramente straconsigliato, sicuramente tra i libri sui vampiri che preferisco.
Il Film:
È uscito nelle sale nel 2008 (2009 in Italia) e diretto da Tomas Alfredson.
La prima cosa che ho notato è la differenza della regia rispetto ai film americani (si lo so che è ovvio, ma non mi capita spesso di guardare film che non sono americani!), in particolare quando si voleva dare risalto a determinate scene importanti. Colori e ambientazioni richiamavano perfettamente il clima che il libro mi aveva suscitato, così come ho trovato buona la scelta dei protagonisti Kåre Hedebrant (Oskar) e Lina Leandersson (Eli). Per quanto abbia apprezzato in linea generale il film ho trovato un po' pretestuoso cercare di mettere in neanche due ore tutti i particolari del libro. Questo particolare ha reso il film un po' un minestrone in cui certi particolari, per quanto belli per chi ha letto il libro restano inspiegati e senza motivo per chi non l'ha fatto.
L'autore:
Nato in Svezia nel 1968, è cresciuto nel quartiere di Blackeberg, a Stoccolma. Ha fatto per anni il prestigiatore, è autore televisivo e ha scritto sceneggiature e testi teatrali.
“Lasciami entrare” è il suo primo romanzo e Best-seller in Svezia. Nel 2005 pubblica il suo secondo romanzo “L'estate dei morti viventi” (Hanteringen av odöda); a differenza del primo romanzo in questa opera si parla di zombi, genere da lui sempre apprezzato. Come il suo primo romanzo, anche questa opera sarà adattata per il grande schermo.
Nel corso del 2010 esce “Il porto degli spiriti”, cui seguirà un ulteriore adattamento cinematografico ancora con la collaborazione di Tomas Alfredson.