Casa editrice: Newton Compton
Costo: € 6.99
Titolo originale: The end of mr. Y
Trama:
Strani eventi accadono intorno ad Ariel Manto, studentessa della British University. Prima scompare il suo professore, poi l'università crolla davanti ai suoi occhi, infine in un negozio di libri usati si imbatte in una copia di un libro rarissimo e maledetto, “Che fine ha fatto Mr Y.”. Scritto da Thomas Lumas, uno scienziato del XIX secolo che compiva esperimenti sui poteri della mente umana, il libro è in grado di trasportare chi lo legge nella “Troposfera”, dove è possibile viaggiare nel tempo e nello spazio entrando nelle menti di altri uomini. È una porta dimensionale che schiude un mondo di conoscenze, ma anche molti pericoli da cui Ariel dovrà fuggire… o è soltanto un'affascinante allucinazione? Il romanzo di Scarlett Thomas intreccia la suspense di un thriller con le visioni della fantascienza, realizzando una sorta di cocktail di filosofia, fisica, scienza e letteratura.
Recensione:
Chi ci segue anche sulla pagina sa che ho avuto un po' di problemi con questo libro, l'ho iniziato entusiasta per poi finire chiedendomi quale forza della natura mi ha spinto ad arrivare alla fine, forse solo la curiosità di capire dove voleva andare a parare l'autrice.
Due cose mi vengono da salvare in questo libro, i personaggi, che ho trovato piuttosto interessanti e abbastanza realistici, anche se immersi in un contesto totalmente surreale (e non parlo della “troposfera” in questo caso) e la scrittura, almeno nelle parti un cui non si soffermava a descrivere i particolari più inutili come la telecronaca passo passo quando la protagonista torna a casa per cambiarsi, inoltre ho trovato il linguaggio molto volgare e per la maggior parte delle volte senza una reale motivazione.
La trama che sembrava interessante si è rivelata un'accozzaglia di pseudo teorie fisico/filosofiche condita da esperimenti mentali ogni due pagine perché è bello far credere di scrivere un sacco di cose intelligenti parlando di aria fritta spesso e volentieri senza neanche avere qualcosa a che vedere con la storia. Al contrario ci sono tantissimi elementi che vengono tirati in ballo solo per poter far andare avanti la trama, i personaggi per esempio appaiono e spariscono senza un reale motivo se non quello di far proseguire il racconto, che si sarebbe concluso tranquillamente 200 pagine prima.
Ma più di tutto trovo assurdo come la scrittrice abbia deciso di rendere accettabile tornare nel passato per evitare che vengano “inventati” i topi di laboratorio ma non accettabile tornare nella testa di personaggi come Hitler per modificare quella realtà. Tra l'altro la parte del salvataggio dei topi è la parte descritta meglio e con più enfasi, il che mi ha fatto pensare che tutta la pappardella che ci gira intorno sia solo un contorno a quelle 4 pagine, le uniche che l'autrice volesse davvero trasmettere.
Insomma, più di 300 pagine di viaggi mentali (nel vero senso della parola) che non portano assolutamente a niente, nessun ragionamento, nessuna riflessione, solo la speranza che le pagine scorrano velocemente.
Gli ho dato 5 stelle e non 4 solo perché ci sono alcuni punti abbastanza coinvolgenti, anche se durano poche pagine e lo stile della scrittura non è completamente da bocciare, ma questo per ora resta il libro più brutto dell''anno! Fortunatamente l'ho comprato con gli sconti Newton e per 0.99 ho comprato anche un altro libro della stessa autrice, che ora non so se voler leggere o meno. Magari lo inizierò più avanti, forse.