Recensioni

Alfabeto Letterario: E

Un libro per ogni lettera dell'alfabeto.Ogni giovedì vi parlerò di un libro che mi ha particolarmente colpito, nel bene o nel male, il cui titolo inizi con la lettera della settimana.

“Estasi culinarie”
di Muriel Barbery

Casa Editrice: E/O
Costo: € 15,00
Lingua originale: Francese
Titolo Originale: “Une gourmandise”


Trama:
Nel signorile palazzo di rue de Grenelle, già reso celebre dall'”Eleganza del riccio”, monsieur Arthens, il più grande critico gastronomico del mondo, il genio della degustazione, è in punto di morte. Il despota cinico e tremendamente egocentrico, che dall'alto del suo potere smisurato decide le sorti degli chef più prestigiosi, nelle ultime ore di vita cerca di recuperare un sapore primordiale e sublime, un sapore provato e che ora gli sfugge, il Sapore per eccellenza, quello che vorrebbe assaggiare di nuovo, prima del trapasso. Ha così inizio un viaggio gustoso e ironico che ripercorre la carriera di Arthens dall'infanzia ai fasti della maturità, attraverso la celebrazione di piatti poveri e prelibatezze haute cuisine. A fare da contrappunto alla voce dell'arrogante critico c'è la nutrita galleria delle sue vittime (i familiari, l'amante, l'allievo, il gatto e anche la portinaia Renée), ciascuna delle quali prende la parola per esprimere il suo punto di vista su un uomo che, tra grandezze pubbliche e miserie private, sembra ispirare solo sentimenti estremi, dall'ammirazione incondizionata al terrore, dall'amore cieco all'odio feroce.

Recensione:
Nonostante questo romanzo sia stato scritto parecchi anni prima del suo seguito “L'eleganza del riccio” io l'ho letto solo successivamente, come credo buona parte del resto dei lettori. Questo romanzo non ha avuto neanche la metà della fama del suo sucessore, ed un motivo c'è. Non ho trovato in questo romanzo niente che potesse darmi un briciolo delle emozioni provate con “L'eleganza del riccio”. Il protagonista, Mounsieur Arthens, è abbastanza odioso da far passare in secondo piano l'elemento culinario, che invece avrebbe potuto rendere abbastanza interessante la storia. È stato proprio l'elemento culinario a farmi decidere per una lettura del romanzo, ma è stata una scelta, come già detto, totalmente sbagliata. Non troviamo nessuna scrittura poetica che invece caraterizza il romanzo con protagonista Renée, si vede che i presupposti per una scrittura decisamente più elevata ci sono, ma questo sembra quasi un liro di prova e sicuramente non dei migliori. La trama non è niente di speciale e la sua elaborazione anche meno. Questo libro è stata una delusione stratosferica, non so se “L'eleganza del riccio” sia stata maturazione, come spero, o un colpo di fortuna, ma sicuramente “Estasi culinarie” non è degno neanche di allacciargli le scarpe e visto che non è assolutamente necessario alla lettura del successivo (è vero che spiega alcuni particolari del primo, ma li spiega anche male) potete tranquillamente evitarvi la lettura di un romanzo totalmente inutile.
Ora aspetto la prossima pubblicazione di Muriel Barbery e spero che non mi deluda allo stesso modo!

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Valentina
Lettrice onnivora, educatrice, mamma.
Dei libri amo la capacità di mostrare la complessità del mondo che ci circonda, forse per questo tra i miei generi preferiti rientrano fantascienza, fantapolitica, fiabe tradizionali e saggistica.