Che si comprano meno libri a causa della crisi è vero, sino a pagina 2. Una persona che vuole leggere un modo lo trova. Non paragoniamo il calo della lettura al calo degli acquisti perché sono due dati che possono non avere assolutamente niente in comune.
Chi vuole leggere i libri non li compra solo in libreria, ci sono i mercatini, ci sono le bancarelle e ci sono gli scambi su internet. Inoltre si può leggere anche senza spendere un centesimo, le biblioteche servono per quello e per chi è provvisto di reader, tablet o anche solo uno schermo del pc esiste il “Progetto Gutenberg”
Al contrario chi compra libri non per forza li legge, c'è chi compra l'ultimo best seller per abbellire la libreria; chi deve assolutamente avere tutti i classici perché non può fare brutta figura quando invita amici e parenti a casa; chi perché si sa, chi non ha libri in casa è poco intelligente!
Quindi fatemi il favore, smettetela di scusare il fatto che si legge poco perché i libri costano troppo.
Si legge poco perché manca totalmente un' educazione alla lettura come piacere e non come obbligo; si legge poco perché un neofita che entra in libreria spesso si trova davanti librai incapaci di consigliare un buon libro per iniziare a leggere (per questo non smetterò mai di consigliare le librerie indipendenti, che solitamente hanno personale molto più competente); perché i professori spesso e volentieri mancano completamente di qualsivoglia competenza riguardante la letteratura per ragazzi, magari pensano anche di far del bene costringendo i ragazzi ad un libro “che va assolutamente letto prima di morire” senza rendersi conto che invece servirà solo ad allontanare sempre di più l'adolescente dalla carta stampata e guai a dire che il libro è brutto, certi capolavori devono essere apprezzati senza se e senza ma.
Credo che si debba evitare di nascondere la propria mancanza di voglia di leggere dietro il dito del denaro (in particolare quando ci si compra un pacchetto di sigarette al giorno) sia veramente un atto sciocco e ad inutile. Non c'è bisogno di trovare scuse se non si vuole leggere, non si è obbligati a farlo.
Tra l'altro non è che si diventa persone migliori dicendo che si legge (o che non lo si fa per questioni economiche), alcune volte i libri possono servire ad aprire un po' la mente, ma molto dipende dai titoli che vengono scelti. Ci sono “lettori” che con i libri manifestano la loro volontà di poter liberamente discriminare gli altri, non mi sembra che a loro leggere sia servito a molto (sempre che i libri che hanno in mano li abbiano mai letti veramente).
Leggere serve per la cultura? In parte, dipende dai titoli. Serve per diventare migliori? Anche qui dipende. Solo ad una domanda risponderei sempre in maniera affermativa, leggere serve per stare bene? SI. Questa è la cosa migliore della lettura, non che ti faccia diventare più intelligente e saggio, cose tranquillamente opinabili, ma che sia un piacere. Qualunque cosa leggi, da qualunque supporto tu lo faccia l'importante è che quel libro ti dia piacere e soddisfazione, poi poco importa se sia “Anna Karenina”, “L'eleganza del riccio” o “La formula del professore”. E sai perché?
Perché se la lettura è un piacere allora continuerai a leggere, se continuerai a leggere un giorno è possibile che cambierai gusti o genere, prenderai in mano altri libri. Se si legge per dovere, perché “va fatto”, una volta chiuso il libro anche tutti gli altri resteranno chiusi.
Credo di aver divagato un pochino ma va beh, io sono nata per essere fuori tema! u.u
Scusate, ma mi dovevo sfogare dopo l'ultimo incontro con lettori non si sa quanto davvero lettori!