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Recensione: Quando cadrà la pioggia tornerò – Takuji Ichikawa

Quando cadrà la pioggia tornerò di Takuji Ichikawa

Ignoravo cosa ci aspettava, ma la felicità doveva essersi nascosta da qualche parte e cercarla insieme era una prospettiva allettante.
“Non ti preoccupare” Mi dicesti. “Andrà tutto bene. Ne sono certa”.
Ebbi l'impressione che mi stessi parlando del nostro futuro. Andiamo avanti. Comunque. Insieme.
Non possono esserci solo cose negative. Forse anche io potrò renderti felice, così come sono, pensai.

Trama: Takumi è un padre single, la moglie Mio è morta a soli ventotto anni a causa di una malattia inspiegabile e lo ha lasciato da solo a crescere il piccolo Yuji di sei anni. Lui però è una persona molto debole dal punto di vista fisico, soffre di particolari “disfunzioni chimiche” che gli impediscono di fare molte cose che ad altri risultano invece normali e questo gli rende ancora più difficile prendersi cura di Yuji da solo.
La moglie però lo ha lasciato con una promessa, sarebbe tornata insieme alla stagione delle piogge.

Recensione: Ho comprato questo libro totalmente per caso, mi ha colpito il rosso sgargiante della copertina nell'edizione della Tea e non ho resistito, qualcosa nella mia testa mi diceva che non potevo lasciarlo lì. È il primo libro di un autore giapponese moderno che leggo e come prima avventura è stata straordinaria.
Se dovessi descrivere questo libro con una parola direi Amore, questo libro è amore allo stato…inchiostro. Si manifesta in tutte le sue forme, dolcezza, tenerezza, tristezza, passione, nostalgia. Racchiude tutto quello che il vero amore provoca.
Si ripercorrono tutti i momenti più importanti della relazione tra Mio e Takumi, dal loro primo incontro alla nascita di Yuji, sino alla morte di lei.
Mio è un personaggio straordinario, con una forza e un coraggio unico, la descrizione dell'amore di Takumi per lei dura tutto il libro senza però mai essere banale, pesante o diabetico. Non credevo fosse possibile ma questo libro racchiude quello che, per me, è il concetto di amore. Anche astraendolo dai personaggi, che per alcune cose possono sembrare fin troppo “seri”, il senso resta quello. Un legame tra due persone che si innamorerebbero sempre e comunque l'una dell'altro.
Inizialmente credevo che la madre sarebbe tornata in un altro modo (che non spiego perché non voglio spoilerare niente), ma l'evolversi della storia mi è piaciuto anche di più di quello che invece avevo immaginato io.
È sicuramente la più bella storia d'amore che abbia mai letto, non ho parole per descrivere quanto questo libro mi sia entrato nel cuore, sicuramente Ichikawa entra in maniera indiscussa tra i miei scrittori preferiti!

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Valentina
Lettrice onnivora, educatrice, mamma.
Dei libri amo la capacità di mostrare la complessità del mondo che ci circonda, forse per questo tra i miei generi preferiti rientrano fantascienza, fantapolitica, fiabe tradizionali e saggistica.