Fantasy e Fantascienza, Recensioni

Recensione Magic di Victoria Schwab

Quasi non mi sembra vero di essere tornata; vi confesso che la sensazione di essere di nuovo qui, a raccontarvi di una mia lettura, è incredibilmente esaltante e piacevole. Se avete letto l’articolo pubblicato qualche ora fa (per recuperarlo, andate qui) sapete già che alcuni eventi mi hanno tenuta non solo lontana dal blog, ma soprattutto lontana dalla lettura.
Eppure finalmente il momento è passato, e parte del merito è senza dubbio da attribuire a Magic di Victoria Schwab, che ha avuto il grandissimo pregio di essere proprio il fantasy del quale avevo bisogno in questo periodo. Immaginerete già da questa premessa che il romanzo mi sia piaciuto, e non poco, ma lasciate che vi spieghi un po’ perché Magic è a tutti gli effetti una lettura del genere che non potete perdervi.

Partiamo dall’idea di base, dal cuore pulsante del racconto: l’idea di mondi paralleli che convivono l’uno accanto all’altro, ignorando quasi totalmente la reciproca esistenza. Sicuramente non si tratta di un’idea geniale e innovativa ma anzi, è senz’altro uno dei temi più sfruttati nell’ambito fantastico-fantascientifico, eppure in questo romanzo è sviluppata in un modo che ancora non avevo mai incontrato.
L’universo descritto dalla Schwab è costituito da quattro mondi distinti (o almeno, questi sono quelli di cui ci parla, non sappiamo se ne esistono altri non citati), che un tempo erano collegati, ma che ora hanno quasi del tutto dimenticato la presenza degli altri. Solo alcune, rarissime persone, ricordano o hanno appreso questa verità, e altre ancor più rare, denominate Antari, sono capaci di viaggiare tra un mondo e l’altro, sfruttando una magia potente e rara quanto la loro esistenza, la magia del sangue. Il protagonista della storia è Kell, uno dei pochi Antari rimasti in vita, e presta servizio presso i sovrani del suo mondo come messaggero intraplanare, se così possiamo definirlo. Il suo compito è quello di mantenere vivi i contatti tra i reali di ciascun mondo, affinché la memoria del passato condiviso non si perda con il tempo.
Nei suoi viaggi, Kell ha individuato in ciascun mondo una caratteristica comune agli altri, una città che si ripete sempre uguale nelle forme, ma che assume diverse sfumature a seconda del mondo in cui si trova: in base a queste differenze, la città assume un nome diverso in ogni mondo, quali Londra Rossa, ovvero la sua città d’origine, Londra Bianca, Londra Nera e Londra Grigia, la nostra, l’unica delle quattro a non conoscere la magia.

Se l’idea di base può sembrarvi poco innovativa, sappiate che il suo sviluppo è tutt’altro che tale: l’abilità di questa autrice a mio avviso è stata quella di prendere elementi noti, familiari e dunque piacevoli e fonderli insime in un prodotto particolare e gustoso. Non guasta sicuramente il fatto che oltre ad avere una buona storia, la Schwab ha anche un ottimo modo di narrarla: per quanto infatti il suo non sia uno degli stili più ricercati e memorabili in cui io mi sia imbattutta, sicuramente è dotata della capacità di attrarre e conquistare il suo lettore, introducendolo piano nella sua storia per poi impedirgli di lasciare le pagine
All’inizio si prende dunque un po’ di tempo per descriverci i rapporti tra le varie Londre, narrandoci avvenimenti troppo antichi perché Kell potesse vederli di persona, e che ha appreso nei suoi studi, e nel frattempo ci mostra ciò che sono diventate ora le città, mentre Kell si sposta dall’una all’altra in cerca di oggetti particolari da collezionare. È solo quando, in uno dei suoi viaggi a Londra Grigia, Kell incontra Lila, che la storia vera e propria cominicia, e a quel punto il mondo è già reale per il lettore. Se già Kell è un personaggio principale notevole, lo stesso vale per la sua compagna: Lila ignora cosa sia la magia, e vive ai margini della sua Londra vittoriana come ladra e reietta. Eppure sogna l’avventura, sogna di viaggiare per il mondo come un pirata e scoprire tesori e misteri al di là dell’immaginazione.
L’incontro tra i due mette in moto le vicende del romanzo, aprendo la strada alla più grande avventura che la ladra avrebbe mai potuto sognare, a un viaggio che la porterà non solo a girare il mondo, ma a scoprirne di nuovi dei quali non poteva neanche immaginare l’esistenza.
Con Lila al suo fianco, i viaggi di Kell si trasformano in una lotta, una corsa disperata per salvare l’intero universo da ciò che mai avrebbe pensato di trovarsi a combattere: la magia stessa, quella scintilla vitale dalla quale Londra Rossa è benedetta, che ossessiona e impregna Londra Bianca e che ha portato alla distruzione di Londra Nera.

Magic non è altro che il racconto di un’avventura magica, una di quelle che tutti noi amanti del genere abbiamo sognato almeno una volta di vivere; e il grande talento della Schwab è proprio quello di riuscire a portarci con sé in questo viaggio, facendoci sentire parte delle Londre di Kell e Lila, al loro fianco nella lotta contro la magia stessa, quella Vitari che costituisce l’anima di ogni essere vivente del loro mondo.
Sicuramente, si tratta di una delle aperture di una saga più efficaci e avvincenti con le quali ho avuto a che fare, perché è riuscita a regalarmi ore di esaltante lettura senza lasciarmi l’amaro in bocca per la sua conclusione,riuscendo al contempo a gettare tutte le esche necessarie a farmi desiderare di leggere presto il seguito.

In Italia per il momento il primo è l’unico volume edito, ma sono sicura che presto vedremo in libreria anche i successivi, che in lingua originale sono già tutti usciti.
E voi, avete letto la saga?
Cosa ne pensate?
Fatevi sentire qui sotto nei commenti, sono molto curiosa di conoscere i vostri pensieri.


Trama:
Kell è uno degli ultimi maghi della specie degli Antari ed è capace di viaggiare tra universi paralleli e diverse versioni della stessa città: Londra. Ci sono la Rossa, la Bianca, la Grigia e la Nera, nelle quali accadono cose diverse in epoche differenti. Kell è cresciuto ad Arnes, nella Londra Rossa, e ufficialmente è un ambasciatore al servizio dell’Impero Maresh, in viaggio alla corte di Giorgio III nella Londra Grigia, la più noiosa delle versioni di Londra, quella priva di magia. Ma Kell in verità è un fuorilegge: aiuta illegalmente le persone a vedere piccoli scorci di realtà ai quali, solo con le proprie forze, non avrebbero mai accesso. Si tratta di un hobby molto rischioso, però, e Kell comincia a rendersene conto. Dopo un’operazione di trasporto illegale andata storta, Kell fugge nella Londra Grigia e si imbatte in Delilah, una strana ragazza che prima lo deruba, poi lo salva da un nemico mortale, e infine lo convince a seguirla in una nuova avventura. Ma la magia è un gioco pericoloso e se vuoi continuare a giocare prima di tutto devi imparare a sopravvivere…

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.