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Recensione Legio M Ultima – Sfida all'impero dei Demiurghi


Buon giorno e buon fine settimana Chiacchieroni!
Oggi torno sul blog con la recensione di un romanzo del quale avevamo già parlato qualche mese fa, in occasione del suo blog tour di presentazione; si tratta di Legio M Ultima – Sfida all'impero, romanzo storico scritto a quattro mani dagli interessantissimi Demiurghi e ambientato in una Roma imperiale dipinta a tinte fantasy.
Sono stati gli autori a propormi di leggere questo romanzo, ma molto probabilmente sarei arrivata a leggerlo anche autonomamente, spinta soprattutto dalla curiosità per il mondo creato dietro alla storia della Legio M Ultima. Come già vi accennavo nella mia tappa del blog tour, ci troviamo davanti ad un esempio di mondo narrativo tratto da un gioco di ruolo, e da fedele amante dei romanzi di Dragonlance e Forgotten Realms, l'idea non poteva che solleticarmi.
Così ho iniziato la lettura con grandi aspettative e mi sono calata subito tra le trame oscure ed intriganti create dagli autori: la scena si apre con una partita di Latrunculi, antichi scacchi romani, giocata tra due misteriose figure; le loro pedine altri non sono che i veri protagonisti delle vicende, gli speculatores che compongono il gruppo di avventurieri della Legio M Ultima, braccio armato dell'impero nonché risorsa militare per la risoluzione dei problemi più complessi in cui l'imperator Diocleziano si imbatte.

La storia si snoda attraverso le loro vicende, un mosaico di avventure diverse che permettono a poco a poco di conoscere ciascun membro del gruppo ed apprenderne capacità e poteri. Ogni avventura è un capitolo a sé stante e spesso tra l'una e l'altra non vi è altra connessione se non la presenza dei personaggi stessi, cosa che rende il libro più simile ad una raccolta di racconti frammentari che ad un romanzo vero e proprio. Ciò nonostante la lettura scorre piacevolmente tra uno scontro e l'altro, permettendoci di approfondire soprattutto l'ambientazione sulla quale prendono forma tali avventure; come vi dicevo ci troviamo in uno scenario romano, molto realistico nei suoi tratti essenziali ma modificato ed arricchito dalle tinte fantasy create dagli autori.
Alla vita comune dell'impero romano si affianca quindi il tratto magico, estratto dalla tradizione mitologica latina e perfezionato per essere in primis giocato, e poi inserito nella narrazione di questo romanzo: antiche divinità, furie, spade magiche e druidi dai mistici poteri diventano dunque abituali agli occhi dei personaggi che si muovono dentro la Roma dei Demiurghi, e in nessun tratto del romanzo questo elemento sembra stonare o sovvertire la realisticità del mondo.

Per un lettore estraneo al mondo dei GdR, Legio M Ultima si presenta come un interessante raccolta di episodi singoli, diversi l'uno dall'altro per temi e sviluppo della narrazione, che mettono in scena alcuni personaggi del gruppo per volta seguendo il loro sviluppo caratteriale e fisico, rivelandone poteri e capacità a poco a poco, come se si illuminasse una zona buia e misteriosa poco per volta per assaporarne maggiormente i dettagli.
Ma è per un amante dei GdR che questo libro si rivela davvero: dietro gli episodi intriganti si riesce ad assaporare la realtà delle sessioni di gioco da cui sono ispirati, il cambio di master alla guida della storia, l'aggiunta di nuovi personaggi giocanti e l'interazione tra personaggi e con il resto dell'ambiente che li circonda. E questo dettaglio secondo me cattura il lettore attento, portandolo a ricercare tutti quegli elementi del GdR disseminati tra le pagine, in un sorta di caccia al tesoro degli elementi caratteristici i giocatori dietro ai personaggi messi in scena.

L'unica pecca che mi sento di riportare e che ho percepito mentre leggevo, è che alla lunga la frammentarietà degli episodi rischia di stancare il lettore: la mancanza di una linea solida che corre tra un episodio all'altro (ad eccezione della partita di latrunculi che fa da cornice ai racconti), rende difficile affezionarsi ai singoli personaggi, specie quando tra un evento e l'altro passano periodi temporali lunghi di cui conosciamo poco o nulla. Inoltre, il salto frequente di scena in scena spezza a tratti il ritmo del racconto, non riescendo a trascinare il lettore fino alla fine in un'unica corrente, ma rischiando di perderlo lungo il tragitto.
Nonostante questo però mi sento di consigliare la lettura di questa raccolta soprattutto agli appassionati del genere fantasy che sono alla ricerca di una narrativa diversa, sopra alle righe, che coinvolga un periodo storico poco comune nel genere ma capace di regalare momenti interessanti e avvincenti.


Trama:
Si apre come una partita a scacchi, anzi all'antico gioco romano dei latrunculi, questo primo capitolo della saga dedicata alla Legio M Ultima.
Due uomini si ritrovano ai lati opposti di una scacchiera a determinare le sorti dell’impero, in una partita decennale. Tra mosse scorrette e pedine sacrificabili, l’indomabile Azia Medea e il condottiero Elios, unico sopravvissuto di Atlantide, sfideranno imperi, magister e creature mitologiche, instaurando alleanze con uomini e dei.
Il tutto sotto l’egida di Diocleziano, che trova in loro i degni guerrieri della Specula, un corpo militare speciale di cui la Legio M Ultima è il braccio armato.

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.