Quante volte a noi lettori capita, terminato un buon libro, di fiondarci a vedere il film, per poter prolungare l'esperienza in quel mondo fantastico che abbiamo appena abbandonato e scoprire come rende sullo schermo?
O viceversa, spesso ci capita di vedere un bel film, scoprire l'esistenza del libro e leggerlo per pura curiosità o per approfondire il mondo e la storia.
Ci sono volte in cui il film ci delude incredibilmente rispetto al libro, altre però, le migliori, scopriamo piccole perle che seppur un po' distanti dal nostro amato libro, riescono a regalarci due ore di emozioni intense quasi quanto quelle delle letture.
Ho deciso di aprire questa rubrica per condividere con voi le mie impressioni sui film letterari che ho visto o vedrò in futuro, per confrontare le nostre impressioni, consigliarvi quei film che riescono ad appassionarmi e ovviamente, sconsigliarvi quelli che mi deludono amaramente.
Non sono un'esperta di cinema (non che di letteratura possa vantare chissà quale esperienza), ma amo guardare film; non aspettatevi quindi una critica completa e tecnica ma piuttosto, un riepilogo delle sensazioni e dei dettagli che mi hanno colpita maggiormente.
Il film di cui vi parlo oggi è:
Ero molto curiosa di vedere questo film, visto che il romanzo da cui è tratto, Io prima di te di Jojo Moyes è stato apprezzato moltissimo dai lettori, me compresa, soprattutto negli ultimi mesi. Già dal suo annuncio e dall'uscita del primo Teaser Trailer, ero molto soddisfatta dalla scelta del cast principale: ho avuto modo di conoscere e apprezzare Emilia Clarke grazie a Game of Thrones e la trovo un'attrice molto capace, espressiva e dal viso dolce e perfetto per interpretare la nostra Louisa. Per quanto riguarda Sam Claflin, l'ho sempre visto come personaggio secondario (Hunger Games o I pilastri della terra sono i primi due film che mi vengono in mente in cui è presente), eppure il suo sguardo e le sue espressioni sono riusciti a convincermi anche solo nei primi minuti presentati dal trailer.
La curiosità dall'annuncio dell'uscita del film è aumentata a dismisura, tanto che alla fine non sono riuscita ad aspettare l'uscita italiana e ho recuperato il film in lingua originale con i sottotitoli, cosa non spiacevole per certi versi, visto che ho potuto apprezzare e godere degli ottimi interpreti in ogni loro sfaccettatura, parlato originale compreso. Prima di parlarvi però delle mie impressioni, partiamo da alcuni dettagli tecnici sul film.
La regia è affidata a Thea Sharrock, esordiente nel mondo cinematografico ma già conosciuta come regista teatrale, mentre la sceneggiatura è scritta dalla stessa Jojo Moyes, cosa che garantisce alla pellicola un'ottima attinenza al romanzo, seppur con alcune variazioni di cui tornerò a parlare tra poco. Ad affiancare Emilia Clarke e Sam Claflin troviamo parecchi volti già noti dagli appassionati di serie tv, tra i quali Jenna Coleman, conosciuta soprattutto per il suo ruolo di compagna del dottore nelle ultime stagioni di Doctor Who e Brendan Coyle, il dolce e retto John Bates di Downtown Abbey; spicca però anche un Matthew Lewis molto più adulto e convincente che personalmente non vedevo dai tempi del suo famoso Neville Paciock.
Un buon cast quindi, che fa da supporto ad un film che forse non brilla per originalità registica o fotografica ma che comunque ho apprezzato molto per narrazione e scenografie. Per chi non conoscesse la storia, ci troviamo in una piccola cittadina inglese, abitata da piccoli borghesi e dalla ricca famiglia Traynor, il cui unico figlio Will, noto banchiere e amante degli sport estremi, è stato di recente vittima di un grave incidente stradale che gli ha causato una grave forma di tetraplegia. Per cercare di sollevare un po' l'umore tetro e rassegnato del figlio, Camilla Traynor assume Louisa Clark, giovane dalle scarse prospettive ma dall'animo solare, con l'incarico di insegnare a Will che la vita va avanti nonostante tutto, e che c'è sempre qualcosa di cui gioire ogni giorno. Tra i due nascerà una storia d'amore, che avrà ripercussioni forti soprattutto sulla giovane Lou, che si troverà a crecere e cambiare proprio grazie allo scorbutico Will.
Come vi dicevo la storia segue abbastanza fedelmente il romanzo, soffermandosi soprattutto sui punti focali della relazione tra Will e Lou e sul desiderio acuto del primo di porre fine alla sua sofferta vita. Se però in buona parte la storia si mantiene fedele e piacevole, da lettrice non ho potuto non accusare la mancanza di un elemento a mio avviso fondamentale del personaggio di Louisa Clark, un frammento della giovane che l'ha resa quella che è, che nel film non viene mai nominato. Una mancanza a mio avviso pesante, che vanifica in un certo senso alcune delle azioni che la protagonista compie durante il film. A parte questo dettaglio però, ho trovato piacevole e commovente il film come speravo.
Una menzione speciale va a mio avviso ad Emilia Clarke, l'anima indiscussa della pellicola; conoscendola nel ruolo di Daenerys Targaryen, personaggio forte, determinato, schietto e nelle ultime serie decisamente maturato, non sapevo cosa aspettarmi dalla sua interpretazione dell'originale Louisa. Il lavoro che fa con questo personaggio è invece sensazionale: Emilia gioca con le espressioni, con gli occhi, con le sopraciglia, con le mani e le spalle. La sua Louisa è dolce ed impacciata, stravagante, solare e colorata proprio come l'originale. La sua capacità di passare tra due personaggi così distanti è incredibile e la classifica a mio avviso come una delle attrici emergenti più talentuosa del panorama cinematografico.
In sintesi Io prima di te è un film piacevole e commovente, che rende perfettamente giustizia alla storia che tanto abbiamo amato e ai personaggi di cui ci siamo innamorati.