Interazione sociale, questa sconosciuta…
“Senti, possiamo provare…”, cerco di farlo ragionare.
“Do, or do not. There is no try”, mormora con una strana voce reverenziale.
“Scusami??? Cos’è, Shakespeare?”.
Sebastiano scuote la testa e alza gli occhi al cielo. “No, ignorante. Star Wars”, mi risponde sprezzante.
Perché mai avrei dovuto saperlo?
Molto probabilmente dopo aver letto questo stralcio vi starete chiedendo che senso abbia e soprattutto cosa c'entri con quello che in ogni apparenza sembra un banalissimo romance; la spiegazione è semplice: L'amore non è mai una cosa semplice è il romance più strano, particolare eppure incredibilmente divertente in cui io mi sia mai imbattuta. Pensavo di trovarmi a leggere una storia dolce e appassionata, in realtà ho trovato alcune ore di risate incontrollate. Ma partiamo dall'inizio.
La nostra protagonista si chiama Lavinia, studia economia alla Bocconi di Milano ed è una studentessa modello, almeno sulla carta; i suoi voti rasentano ovviamente la lode, va d'accordo con chiunque incontri, è una figlia adorata e non litiga mai con nessuno. Finché non si scontra con Sebastiano, un ingegnere informatico chiuso e sarcastico con cui è costretta a collaborare per dei tanto agognati (solo per lei) crediti aggiuntivi. Sebastiano, o Seb, come vuole essere chiamato, è un genio dell'informatica, un nerd bruciato e super intelligente che odia la mediocrità, la falsità, la massificazione e ogni loro espressione. Per lui Lavinia è solo una seccatura che si intrapone sul suo cammino, già scritto, nel mondo virtuale del quale è esperto.
Tra i due non scoppia assolutamente la tipica scintilla da romance, o almeno non al principio. In compenso, Seb è la prima persona che non adora Lavinia, e per lei diventa una missione: quella di farsi accettare, di portare a termine il progetto e di entrare nella vita di questo ragazzo così chiuso e brusco, che non può assolutamente essere l'unica persona con la quale non riesce ad andare d'accordo.
È forse il primo romanzo che apprezzo davvero nel quale la protagonista si presenta dal principio come una stupida, una mediocre personalità sviluppata per piacere ed essere apprezzata; in realtà infatti dietro la dolce Vinny si nasconde una persona determinata, sicura di sé, che anche lei ha dimenticato nel processo di uniformazione. Sarà proprio Sebastiano, il diverso, il misantropo, lo strumento che la porterà a capire chi vuole essere veramente, a recuperare quella sé stessa che neanche sapeva di essere.
E sarà allora che Lavinia inizierà a capire che ci sono cose, come l'amicizia e l'amore, che hanno bisogno di sincerità per formarsi e crescere.
Ciò che fin dal principio mi ha spinta alla lettura è stato lo stile frizzante, sarcastico, pungente che la Premoli adotta: Seb è lo strumento per creare battute spietate eppure esilarenti, situazioni al limite dell'assurdo (almeno per chi non è abituato all'esaltante mondo dei nerd), ma incredibilmente divertenti. Lavinia è invece l'obbiettivo delle battute, la causa scatenante, ma al tempo stesso ne è il motore, cosa che rende anche lei sempre più interessante. La sua evoluzione soprattutto, da ragazza finta della buona società, a persona vera, vitale, è una delle evoluzioni più interessanti e particolareggiate nelle quali io mi sia imbattuta.
La Premoli riesce a deliziarci con perle del mondo nerd, battute molto reali che le due “categorie”, economi ed ingegneri, si scambiano spesso, pregiudizi realmente esistenti eppure totalmente esilaranti (non a caso, come lei stessa racconta a fine libro, è sposata con un ingegnere informatico ed è lei stessa un'economa).
Contrariamente a quanto mi succede solitamente, in questo romanzo mi sono ritrovata di più nel protagonista maschile Seb (anche se in una versione meno estremizzata). Mi sono riconosciuta nei suoi interessi, nelle sue passioni, dai giochi di carte ai live fantasy, dalle pizzate semplici e improvvisate con gli amici ai rapporti sinceri, privi di barriere sociali o di falsità.
È il suo mondo quello descritto in modo più positivo, ricco di colore, di vivacità, di semplicità, e in lui a poco a poco ci viene rivelato un ragazzo romantico, timido, sincero, disposto ad aprirsi esclusivamente per quelle persone che ritiene giuste, ma capace di donarsi a loro completamente.
Ovviamente, il romanzo da buon romance, lascia spazio anche a questa storia d'amore bizzarra eppure dolce e coinvolgente, tra una ragazza che a poco poco riscopre sé stessa, e un ragazzo fin troppo disabituato a rivelare i suoi sentimenti a chi lo circonda.
In sintesi, L'amore non è mai una cosa semplice si è rivelato uno dei migliori romance che io abbia finora letto, grazie ad uno stile vitale, divertente, frizzante eppure a tratti romantico e profondo.
Ringrazio immensamente la Newton Compton per avermi permesso di leggere questo romanzo e ringrazio voi per avermi letta sin qui.
Trama:
E se per ottenere un buon voto all’università dovessi fare amicizia con qualcuno che proprio non ti piace? Lavinia pensava che nella vita avrebbe insegnato e invece, dopo la maturità, si è lasciata convincere dai genitori a iscriversi a Economia. È ormai al suo quinto anno alla Bocconi, quando si trova coinvolta in un insolito progetto: uno scambio con degli ingegneri informatici del Politecnico. Lo scopo? Creare una squadra con uno studente mai visto prima, proprio come potrebbe capitare in un ambiente di lavoro. Peccato che Lavinia non abbia alcun interesse per il progetto. E che, per sua sfortuna, si trovi a far coppia con un certo Sebastiano, ancor meno intenzionato di lei a partecipare all’iniziativa. E così, quando la fase operativa ha inizio e le sue amiche cominciano a lavorare in tandem, Lavinia è sola. Ma come si permette quel tipo assurdo – a detta di tutti un fuoriclasse dell’informatica – di piantarla in asso, per giunta senza spiegazioni? Lavinia non ha scelta: non lo sopporta proprio, ma se vuole ottenere i suoi crediti all’esame, dovrà inventarsi un modo per convincerlo a collaborare… Ma quale? Una nuova commedia romantica dalla regina del romanzo femminile italiano.
10/10