Cari Chiacchieroni, ecco la quarta intervista del ciclo di eventi di festeggiamento del nostro primo anno. Potete trovare il riepilogo di tutti gli articoli qui, tenete d’occhio questa pagina perché presto ci saranno aggiornamenti molto interessanti.
Oggi vi presentiamo Riccardo Bianco, autore di due romanzi fantasy molto interessanti, La tomba dei mutilati e Acque nere (di quest’ultimo trovate una recensione qui).
(I) Ciao Riccardo, grazie di essere qui con noi oggi.
(R) Ciao Chiacchiere Letterarie, è un piacere risentirvi.
(I) Come sai, questa intervista fa parte degli eventi di festeggiamento del primo anno di Chiacchiere Letterarie. Il nostro desiderio è quello di celebrare questo traguardo non solo con i nostri lettori, ma anche con tutti quegli autori che hanno contribuito a regalarci grandi emozioni. Il tuo romanzo, Acque Nere, è stato tra le letture più apprezzate di questa avventura ed è per questo che desidero presentarti ai nostri lettori e scambiare queste quattro chiacchiere con te.
Ma iniziamo subito:
Parlaci un po’ di te, chi è Riccardo Bianco? Da cosa nasce la tua passione per la scrittura?
(R) Riassumere una vita o una persona in poche righe è particolarmente difficile, rispondendo con la dovuta leggerezza direi che Riccardo Bianco è un bambino sopravvissuto, come diceva Ursula Le Guin. Ho avuto la fortuna di diventare adulto senza perdere le passioni che mi hanno sempre spinto, chiaramente il tempo e le energie non sono più le stesse, ma non ho abbandonato il mondo del fantastico e ogni tanto ci ritroviamo, come si fa con un vecchio amico, ed è come se il tempo non fosse passato.
L’amore per la scrittura nasce banalmente dall’amore per la lettura, e da tutto ciò che mette in moto la mente, la fantasia e la creatività. Nell’animo nasce qualcosa che ha urgenza di essere raccontata, può essere una storia, un personaggio o semplicemente un’emozione, un’atmosfera. Qualcosa insomma che come lettore vorrei leggere e che, peccando forse di vanità, voglio condividere con altri.
(I) Acque Nere e La tomba dei Mutilati, i tuoi due romanzi fantasy, sono inseriti all’interno di una saga. Vuoi raccontarci qualcosa a riguardo?
(R) Non mi piace svelare troppo di quello che scrivo, penso che copertina e titolo siano già abbastanza. Personalmente, le opere che ho gustato di più sono state quelle di cui non sapevo nulla o quasi. Tutti i racconti si svolgono nello stesso mondo di fantasia, alcuni in epoche differenti, altri nella stessa epoca, con differenti protagonisti e antagonisti. Diverse razze partecipano alla narrazione, più o meno consapevoli di cosa stia realmente accadendo, e non manca lo zampino delle divinità che… beh, leggete e lo saprete.
Volendo creare una lettura leggera, ho evitato il formato ‘mattone’, così ogni libro tratta di un avvenimento specifico ed ha una sua conclusione. Il lettore a cui è piaciuto può quindi fermarsi al primo e ritenersi comunque soddisfatto, oppure proseguire con gli altri ed andare sempre più a fondo nella vicenda, fino a svelarla completamente e chiarire ogni interrogativo.
(I) Leggendo Acque Nere mi sono sentita catapultata in un’avventura in pieno stile D&d (emozione unica aggiungerei). Conosci il famoso gioco di ruolo? Che influenza ha avuto nella scrittura del romanzo?
(R) È nato tutto da lì.
(I) Prima di scrivere i tuoi romanzi conoscevi il mondo dei bookblogger? Come ci sei arrivato? Cosa si prova ad affidare il proprio libro nelle mani di blogger e lettori?
(R) Quando mi sono affacciato al mondo dell’editoria ho conosciuto diversi autori emergenti, che ho apprezzato e che continuo a seguire: Francesca Angelinelli, Mario De Martino, MP Black, Romina Principato. Senza false cerimonie, il loro impegno e la loro passione mi sono da esempio. Detto in altre parole, li seguo sui social e rubacchio le loro tecniche di autopromozione, tra cui i bookblogger.
La stesura di un racconto, almeno per un non professionista come me, è un procedimento esaltante ed estenuante al tempo stesso. Le emozioni e le aspettative che una lettura altrui provocano sono quindi molto forti, e spesso contrastanti. È sicuramente una buona scuola di umiltà e autocontrollo.
(I) Quali sono i tuoi progetti letterari futuri?
(R) Alcuni racconti che ho in mente già da parecchio ora chiamano a gran voce il loro spazio e la mia attenzione. Vedremo. Inoltre vorrei iniziare lo studio per il terzo libro della saga fantasy di cui si parlava prima.
(I) C’è qualcosa che vorresti aggiungere per i nostri lettori?
(R) Scrivere è un po’ come leggere, farlo per forza e non per piacere è un delitto. Scegliete quindi i libri i cui autori si sono divertiti ed emozionati a scriverli!
(I) Ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato, e per essere qui a festeggiare questo traguardo con noi.
Speriamo di rivederti presto qui sul blog e fino ad all’ora ti auguriamo buona fortuna per i tuoi romanzi.
(R) Grazie mille a voi e buon compleanno, Chiacchiere Letterarie.
E l’intervista finisci qui cari Chiacchieroni, spero che vi abbia fatto piacere conoscere Riccardo Bianco e il suo mondo e se siete curiosi potete trovare maggiori informazioni su di lui e sui suoi romanzi a seguenti link:
Pagina facebook di Acque Nere
Pagina facebook de La tomba dei mutilati