Recensioni

Infernal Beast, Libera i Cani- Veronica Tomasiello

Nato dalla penna della giovanissima Veronica Tomasiello, Libera i Cani fa parte di una serie di novelle autoconclusive italiane di genere Fantasy/Steampunk pubblicate da Dunwich Edizioni nel ciclo Infernal Beast.

Ciò che lega ogni novella alle altre è la particolare ambientazione, un fututo distopico nel quale gli essere viventi sono stati colpiti da un Virus capace di trasformarli in creature mostruose.

In Libera i Cani la protagonista è Dana, un’umana contagiata che sopravvive come Cacciatrice agli ordini di un Padrone, un essere umano non colpito dal Virus che appartiene alla classe dirigente della nuova società. È lei che seguiamo lungo le pagine del racconto, nelle quali si susseguono una dopo l’altra combattimenti, fughe avventurose e importanti rivelazioni che, grazie all’abilità della narratrice, ci tengono incollati fino all’ultima parola.

Ho apprezzato davvero tanto il talento di questa giovane scrittrice, che a mio avviso è riuscita a creare una storia molto particolare, dettagliata e interessante e ad arricchirla con una narrazione a tratti importante ma sempre molto scorrevole.
Unica pecca: 80 pagine non sono abbastanza e ti lasciano con il desiderio spasmodico di chiedere un seguito !lol !lol
A parte gli scherzi, vi consiglio caldamente questo progetto e soprattutto questa novella, che potete trovare in formato elettronico al modico prezzo di 1,99 qui su Amazon.

Il progetto Infernal Beast è ancora aperto e la casa editrice è in cerca di altre due novelle da inserire nel ciclo.
Se siete interessati potete contattare la Dunwich Edizioni a infodunwich@gmail.com

Vi lascio con la Sinossi del racconto, un piccolo estratto e la biografia della scrittrice.

Sinossi:
Il Virus ha trasfigurato il volto della Terra e dei suoi abitanti.
Le città sono in rovina, la natura ridotta a una landa desertica, umani e animali decimati e trasformati in creature mostruose, le Infernal Beast.
I Padroni, i membri della nuova classe dirigente, comprano le belve per le loro collezioni oppure per farle combattere nelle arene, inscenando orridi spettacoli di sangue che rappresentano ormai l’unica fonte di divertimento di un popolo in miseria. I Sacerdoti della Pioggia, fanatici decisi a rovesciare il regime in nome della libertà delle bestie infernali, tramano all’ombra degli anfiteatri.

In una Praga divenuta l’ombra di se stessa, Dana è stata contagiata ormai da otto anni. Rifiutata dalla società e abbandonata persino dal fratello Aleksej, è stata costretta a rinunciare alla vecchia vita per diventare una Cacciatrice: come molti altri ibridi, cattura e rivende i mutati per guadagnarsi da vivere. Diversamente dagli altri, si è innamorata di una Padrona, Viktorie.
Mentre assiste a uno scontro insieme alla donna, però, le cose cambiano. Fuori dall’arena scoppia una sollevazione a opera dei Sacerdoti della Pioggia, il primo focolare della rivolta. Quando i ribelli le propongono di unirsi a loro nell’inevitabile guerra che si prepara contro i Padroni, la Cacciatrice dovrà fare una scelta: salvare se stessa, accettando l’offerta degli insorti, oppure salvare Viktorie dalla loro sete di sangue.
Ma quale tra le due fazioni è la vera artefice del conflitto e quale l’ignara vittima?
Chi è il Cacciatore e chi la preda?

Estratto:
La tensione saliva visibilmente, nonostante gli sforzi coraggiosi del presentatore per intrattenere la folla durante l’attesa, finché a un tratto Dana notò un movimento, così veloce che se ne accorse a malapena: qualcosa di lungo e sottile schizzò nel campo a una tale rapidità da sollevare una nube di polvere e si lanciò sul rinoceronte come un proiettile.
Quello emise un ringhio sgomento, si alzò di nuovo sui quarti posteriori e allungò le braccia per strapparsi di dosso il parassita, ma quest’ultimo saettò fulmineo lontano dalla sua presa e avvolse il lungo corpo flessuoso a spirale intorno al busto coriaceo.
La lucertola era lunga sette metri e vantava le capacità di strangolamento di un serpente, anche se la sua arma più letale era la lunga coda ricoperta di spuntoni affilati che le davano l’aspetto e la potenza distruttiva di una gigantesca mazza ferrata.
Viktorie aveva convocato McLoud al posto di Dana, che pure si sapeva fosse la sua favorita. Questo perché tra i Padroni si era diffusa l’oziosa diceria che tra il mutato e il suo cacciatore si instaurasse un rapporto particolare, per cui in battaglia il primo aveva maggiori possibilità di vittoria quando guidato da chi l’aveva catturato.

Biografia:
Veronica Tomasiello, classicista a tempo perso e scrittrice per necessità psicofisica, nasce in un piccolo paese in provincia di Venezia nel 1996. Inizia a riversare la propria creatività sulla carta non appena impara a maneggiare una penna, professando fin dall’asilo di voler frequentare il liceo classico e diventare una scrittrice.
Il primo desiderio si è realizzato, il secondo è un work in progress: la sua prima pubblicazione, il racconto breve Lacrimosus, risale al 2011, come premio per la vittoria di un concorso letterario. Nel 2013, la storiella The Walking Metal viene selezionata per un’antologia a tema zombie. Nel 2014, si classifica tra i venticinque semifinalisti del Campiello Giovani con il racconto Quanto Pesa la Mostruosità. Rientra tra i finalisti della seconda edizione del concorso “Diverso sarò io” con il racconto Stelle in un Cielo di Polvere, mentre con Deus Ex Machina si classifica sesta al concorso “Dandelion”.
Nel tempo libero – ovvero quando non è sepolta dai tomi scolastici o vittima dell’estro creativo – ama leggere libri, manga e fumetti, studiare mitologie, religioni e lingue straniere, giocare ai videogiochi, guardare film, fare cosplay, passare ore in libreria e viaggiare.
Ambisce a frequentare l’università in Inghilterra e farsi assumere dalla Marvel Comics come sceneggiatrice di fumetti. Finora ha passato un semestre negli Stati Uniti e ha conosciuto lo sceneggiatore degli X-Men, e per adesso si accontenta. Sì, è un po’ tanto nerd e non se ne vergogna affatto.

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Denise
Sono un’appassionata di scrittura e comunicazione digitale, studio Informatica Umanistica e lavoro alla Casa della donna di Pisa. Nella vita cerco di conciliare i diversi aspetti di me: la femminista, la letterata e l’informatica. Non sempre vanno d’accordo, ma per fortuna sono caparbia e continuo a insistere.